00:00 20 Ottobre 2018

PREVISIONI METEO: un cambiamento del tempo in vista per la terza decade

Occhi puntati al futuro, per valutare il grande scambio meridiano previsto nell'ultima parte di ottobre.

Sfogate le ire del nostro anticiclone, un cambiamento importante delle condizioni atmosferiche si preannuncia nel prossimo futuro, alcuni indici descrittivi tra i quali citiamo la NAO (North Atlantic Oscillation) e la AO (Arctic Oscillation) segnalano un rallentamento del Vortice Polare e lo sviluppo di una importante ondulazione prevista coinvolgere l’Europa nell’ultima decade di ottobre. Badate bene, questa volta stiamo parlando di ondulazione, cioè un ramo della corrente a getto polare che scivolerebbe di gran carriera verso l’Europa, dando luogo ad un sistema nuvoloso organizzato, una vera e propria perturbazione come non la si vedeva più da parecchio tempo sull’Europa. 

Tutto questo dovrebbe verificarsi non prima della prossima settimana.

In mezzo alla realizzazione di questa importante manovra, dovranno consumarsi altri due avvenimenti sul nostro continente;

– il primo, quello che nelle prossime ore ci riguarderà più da vicino, sarà lo scivolamento di una massa d’aria più fredda dalla regione balcanica verso le regioni italiane meridionali, garanzia di instabilità ed una riduzione delle temperature che sui settori basso adriatici tra lunedì e martedì potrebbe risultare anche sensibile

– Il secondo avvenimento è rappresentato dal feroce rinforzo di una zona d’alta pressione con perno sul Regno Unito proprio con l’inizio della prossima settimana. Conseguentemente, un episodio di Favonio potrebbe interessare le regioni di nord-ovest proprio nella giornata di mercoledì, accompagnato ancora da temperature estremamente alte

Nei giorni successivi è previsto il distacco di una massa d’aria fredda di origine artica, direttamente dalle alte latitudini d’Europa per raggiungere in breve tempo la fascia delle medie latitudini. A partire da sabato 27, il bacino centrale del Mediterraneo ne potrebbe essere coinvolto in maniera diretta, anche se al momento rimane ancora molto prematuro stabilire se l’aria fredda in discesa da nord prenderà un percorso più occidentale, quindi dando il via ad un richiamo di venti da sud in grado di portare precipitazioni estese sul nostro Paese, oppure se riversarsi sull’Europa centrale o addirittura orientale, portando con sè aria più fredda ma scarse precipitazioni.

Al momento la prima ipotesi sembra essere un po’ più probabile. 

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Autore : William Demasi