00:00 3 Settembre 2016

PREVISIONI METEO: quell’anticiclone sul nord Europa, le conseguenze sul Mediterraneo

Sul finire della prima decade settembrina, viene quest'oggi dato risalto allo sviluppo dell'anticiclone verso la Penisola Scandinava ed i settori settentrionali d'Europa, secondo uno schema già collaudato anche in altre fasi atmosferiche del recente passato. Ecco le conseguenze sulla circolazione dell'atmosfera in ambito mediterraneo.

Sul finire della prima decade settembrina, viene quest’oggi ipotizzato dal modello americano, l’allungamento dell’alta pressione presente ormai da diversi giorni sul Mediterraneo e sull’Iberia, verso i settori settentrionali d’Europa. Evento ancora dalle sfumature indefinite e dalle conseguenze incerte, tali dinamiche testimoniano il proseguire di tutte quelle dinamiche tipicamente meridiane che si stanno manifestando con particolare vigore e tenacia proprio in queste settimane a cavallo tra il termine dell’estate e l’avvicinarsi inesorabile dell’autunno. Tali dinamiche sono di fatto facilitate  dal surplus di calore ancora presente a livello tropicale, che tende così ad essere sfogato verso la fascia delle medie latitudini, continuando ad avere un grosso peso sulla circolazione in ambito europeo.

Nella fattispecie possiamo osservare due elementi di interesse che, con tutta probabilità, caratterizzeranno i dettami della circolazione atmosferica d’Europa almeno sino al termine della prima metà di settembre: 

– una scarsa attività ciclonica di stampo OCEANICO che resterebbe relegata ai settori occidentali del nostro continente (Penisola Iberica).

– scarsa portanza della corrente a getto zonale e quindi scarsa intensità della circolazione occidentale a favore di una meridiana che risulterà prevaricante.

Ciascuno di questi due elementi è strettamente dipendente l’uno dall’altro, rappresentando di fatto il risvolto di una stessa medaglia, secondo uno schema atmosferico già ben conosciuto e ben collaudato. Le conseguenze per il nostro territorio nazionale non sembrano ancora proporre alcun cambio deciso sulla circolazione atmosferica locale. Per questa prima decade di settembre, sarebbe ancora prevalente una circolazione di tipo "orientale", che porterebbe ancora scarse precipitazioni sulle regioni settentrionali e sui versanti tirrenici, con una generale maggior chances d’instabilità concentrata sui versanti adriatici.

Questa al momento l’ipotesi più probabile, anche se di tanto in tanto occorrerà sempre dare un’occhio ai movimenti della circolazione depressionaria presente lungo i meridiani dell’oceano Atlantico a ridosso dell’Europa, poichè questo rappresenta l’unico elemento che sarebbe un po’ a sorpresa, in grado di ribaltare le carte in tavola. Un cambiamento in chiave INSTABILE rivolto alle regioni settentrionali, forse dalla seconda decade di settembre, tendenza ovviamente necessaria di ulteriori conferme.

 

Autore : William Demasi