00:00 18 Gennaio 2018

PREVISIONI METEO: la terza decade di gennaio in rotta verso scenari più anticiclonici, tuttavia…

Dopo lungo tempo, nella terza decade di gennaio ritornano ad essere viste dai modelli, condizioni atmosferiche più anticicloniche. Vediamo perché.

L’inverno 2017/2018, dopo un esordio abbastanza promettente, sembra adesso perdersi per strada verso scenari atmosferici che riprendono condizioni di alta pressione portate da un rialzo delle fasce anticicloniche subtropicali. Queste ultime troverebbero come sempre giovamento in una moderata/forte attività delle circolazioni cosiddette "occidentali" oppure zonali. L’inverno europeo, contrariamente alla sequenza di eventi che si verifica negli Stati Uniti, poggia radici in una circolazione lenta e disturbata, nella quale trova ideale collocazione un Vortice Polare disturbato ed una scarsa attività delle depressioni extratropicali alle latitudini dell’oceano Atlantico.

Al contrario in questi anni é stata troppo forte l’attività delle depressioni canadesi, ma i problemi per l’inverno europeo non si fermano qui; si fa sentire il peso di uno scarso raffreddamento delle pianure est europee e con esso vengono a mancare tutte quelle dinamiche di forcing alla base del consolidamento dei blocking anticiclonici più efficaci e duraturi. 

Non appena la corrente a getto in uscita dal comparto canadese rallenta un po’, ecco farsi strada nuovi picchi di vorticità a distanza di pochi giorni e con essi la tendenza dell’alta pressione a "spanciare" verso il Mediterraneo. Volgendo lo sguardo al lungo termine (fine mese) alcune soluzioni previsionali danno ancora risalto ad una evoluzione invernale di tipo instabile e freddo ma nell’immediato futuro, ad esclusione della parentesi relativamente più instabile del weekend, la palla al balzo verrà lasciata in eredità ad una figura altopressoria sull’Europa occidentale, in grado di coinvolgere anche il Mediterraneo. 

Almeno sino a giovedì 25 gennaio, il nostro Paese sperimenterá una manciata di giornate piuttosto miti, anche se non mancheranno annuvolamenti a carattere sparso che potranno interessare soprattutto le regioni tirreniche e l’area alpina. Sul "dopo" preferiamo mantenere ancora una certa prudenza, potrete consultare nuovi dettagli sulla rubrica "fantameteo". 

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Autore : William Demasi