00:00 4 Marzo 2019

PREVISIONI METEO: la perturbazione più importante della settimana nella giornata di giovedì

In seno ad una corrente occidentale ricca di umidità, diversi corpi nuvolosi si accavallano sulla scena sul bacino centrale del Mediterraneo. Ecco il tempo previsto sull'Italia nel corso della settimana, uno sguardo anche all'evoluzione futura.

La tanto sospirata variabilità atlantica, arriva ad interessare il nostro Paese in questo scorcio di marzo. Una seconda perturbazione ha coinvolto nella giornata odierna le regioni del nord-ovest, portando con sè nuvolosità a carattere sparso, associata a qualche precipitazione lungo i rilievi delle Alpi e sull’Appennino settentrionale. Ora il tempo su queste regioni sarà destinato a migliorare, la giornata di domani, martedì 5 marzo, sarà nuovamente soleggiata e mite su gran parte delle nostre regioni ma avrà una durata temporanea, tra mercoledì e giovedì una nuova, più intensa perturbazione è infatti prevista interessare in maniera decisa il bacino centrale del Mediterraneo.

Questa volta il nuovo corpo nuvoloso sarà associato a precipitazioni più copiose ed abbondanti, pronte a coinvolgere le regioni del nord ed i settori centrali tirrenici. Il nuovo corpo nuvoloso sarà pilotato da tese correnti occidentali, all’interno delle quali verrà a trovarsi un’ondulazione più pronunciata della corrente a getto, accompagnata da una perturbazione più organizzata rispetto a quella odierna. Anche questo passaggio risulterà piuttosto veloce, così che entro venerdì ne sarà uscito gran parte del Paese, qualche nota di instabilità potrebbe a quel punto attardarsi solo sulle estreme regioni orientali. 

A cavallo tra il termine della prima e l’esordio della seconda decade di marzo, i modelli di previsione mettono in luce due distinte evoluzioni sinottiche sul continente.

– La prima evoluzione porterebbe una maggiore ingerenza dell’alta pressione sulla Penisola Iberica e sull’oceano Atlantico. L’Europa centrale ed orientale potrebbe essere interessata da una circolazione più netta di venti nord-occidentali associati ad una riduzione del quadro termico generale, con fenomeni di instabilità che sarebbero in grado di guadagnare anche il sud. 

– La seconda evoluzione sarebbe invece contraddistinta da una circolazione ancora spiccatamente occidentale, inserita in un contesto di temperature più miti ma con prevalenza di annuvolamenti al nord e lungo il Tirreno. 

Entrambe le evoluzioni restano da confermare, mettendo comunque in luce un comune denominatore che saranno le circolazioni instabili oceaniche, uniche vere protagoniste del tempo d’Europa nel prossimo futuro. 

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Autore : William Demasi