00:00 14 Dicembre 2018

PREVISIONI METEO: l’aria fredda non riuscirà ad abbandonare l’Italia tanto facilmente

Un po' di neve in arrivo al nord da domenica pomeriggio. In seguito ancora instabilità ma forse un po' più mite.

Una circolazione d’aria instabile di origine oceanica, tenterà in ogni modo di contrapporsi alla discesa fredda che ha interessato l’Europa in quest’ultimo periodo. Una perturbazione cosiddetta ‘apripista’, sta già coinvolgendo le regioni del centro, sino all’Emilia Romagna, recando precipitazioni. Troviamo anche la caduta delle prime nevicate sull’Appennino centro-settentrionale sino a quote modeste. Nelle prossime ore questo impulso d’instabilità perderà di importanza ma forse l’elemento più interessante che è possibile osservare nelle diverse corse dei modelli relative a quest’ultima manciata di giornate, è la rivalutazione della fase fredda attualmente in atto sullo stivale, prevista ora di maggiore durata ed intensità. Sino ad una settimana fa, sembrava che l’arrivo dell’aria mite sul Mediterraneo centrale fosse molto più dirompente, a conti fatti i nuovi aggiornamenti prolungano la fase di freddo (moderato) soprattutto al centro ed al nord almeno sino alla prima metà della prossima settimana. 

Tra domenica 16 e lunedì 17, una nuova perturbazione in arrivo dall’oceano Atlantico, potrebbe portare la neve sino in pianura sulle regioni del nord, stante la previsione di isoterme negative sul piano isobarico di 850hpa (circa 1400 metri). Una cosiddetta ‘nevicata da addolcimento’ che potrebbe imbiancare diverse località di pianura. Le precipitazioni guadagneranno tra lunedì e martedì anche il centro ed il sud, limite della neve ovviamente più alto. 

Ancora molta incertezza sulla previsione a lungo termine, molto probabilmente continueremo ad essere interessati da nuove perturbazioni inserite in un contesto mai troppo caldo. La circolazione atmosferica di tipo oceanico, non riuscirà ad eliminare il freddo sull’est Europa e sulla Russia, dove anzi alcuni modelli mettono in luce una ulteriore diminuzione delle temperature su questi settori proprio nelle giornate più corte dell’anno. Nessuna presenza di anticicloni persistenti e duraturi. 

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Autore : William Demasi