00:00 24 Ottobre 2017

PREVISIONI METEO: cambio di circolazione entro il termine di ottobre, cosa dobbiamo aspettarci?

Masse d'aria fresche ed instabili di origine artica potrebbero far sentire il loro peso sul palcoscenico atmosferico europeo già entro il termine di ottobre. In sintesi l'evoluzione messa in luce dai principali centri di calcolo.

Superata l’enfasi dell’anticiclone sul Mediterraneo centrale, viene ad oggi confermato l’avvio di una fase atmosferica più instabile portata dalle masse d’aria ARTICA sull’Europa. Tutto avrà origine in una potente elevazione dell’alta pressione lungo i meridiani dell’oceano Atlantico, secondo un meccanismo ben noto che porterà alla soppressione dei moti zonali, cioè della circolazione occidentale tipica di un Vortice Polare ben chiuso e compatto, restituendoci uno standard nel quale saranno i movimenti delle masse d’aria da nord verso sud o da sud verso nord a comandare la circolazione atmosferica in ambito europeo. A livello sinottico l’ultima parte di ottobre sarà quindi caratterizzata dalla persistenza del fulcro tiepido anticiclonico sulla Penisola Iberica, settore d’Europa dal quale andrà ad innescarsi la risposta calda subtropicale che entro fine ottobre riuscirà a spingersi sino all’oceano Atlantico settentrionale, costituendo un pattern di blocking.

Da qui una discesa d’aria molto fredda ed instabile il cui target principale sarà la Penisola Scandinava e poi i settori europei orientali, inclusa la Penisola Balcanica. Da questo primo impulso, il nostro Paese potrà subire conseguenze marginali; un po’ di instabilità in vista per i settori orientali e soprattutto il Mezzogiorno tra domenica 29 e lunedì 30 ottobre, ancora secco al nord e sud versanti tirrenici. 

Spingendo il nostro sguardo a LUNGO TERMINE, tra mercoledì primo novembre e giovedì 2, un secondo impulso d’aria instabile artica potrebbe intraprendere un percorso più occidentale, riversandosi sul Regno Unito, la Francia e forse la Penisola Iberica. Ne trarrebbe breve origine una ciclogenesi centrata col proprio perno sui settori centro-occidentali d’Europa; a questo punto il bacino centrale del Mediterraneo, potrebbe essere influenzato da una circolazione di venti meridionali associati al transito di una perturbazione con effetti che si farebbero sentire anche sulle regioni del nord Italia (da confermare).

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Autore : William Demasi