00:00 7 Dicembre 2017

PREVISIONI METEO: al via un periodo di grande instabilità, ecco le prospettive per il futuro

Una circolazione molto instabile scandirà i ritmi del tempo atmosferico italiano almeno sino ai prossimi 7-10 giorni. Una breve occhiata anche agli sviluppi successivi.

Pur nell’intrinseca variabilità degli scenari pronosticati dai modelli a medio termine, il comune denominatore rimane sempre quello di una circolazione di tipo nord-occidentale che sarebbe in grado di veicolare sull’Europa delle masse d’aria moderatamente fredde di origine polare-marittina, mentre apparirebbe marginale l’influenza portata dall’aria artica. Dando uno sguardo ad ampia scala, ritroveremo quindi una grande ansa depressionaria sul cui lato discendente verrebbe a trovarsi l’Islanda, l’oceano nord-Atlantico, il Regno Unito e l’ovest Europa.

Il nostro Paese ricadrebbe nella cosiddetta fascia dei contrasti, laddove potrebbero esservi alcuni interessanti "scambi di battute" tra masse d’aria polari e le masse d’aria ben più miti di origine mediterranea. Il tempo risulterebbe dinamico e mutevole, mancherebbero i grandi valori di freddo ma sarebbero comunque garantiti degli episodi nevosi anche a quote abbastanza basse soprattutto sulle regioni settentrionali. 

Scendendo più nello specifico, possiamo osservare due grandi momenti di instabilità; la prima perturbazione è attesa con l’inizio della prossima settimana (lunedì 11, martedi 12) riporterà condizioni atmosferiche avverse soprattutto sulle regioni settentrionali e lungo i versanti tirrenici. La seconda potrebbe ancora avere caratteristiche simili, viene messa in luce dai modelli attorno alla metà del mese, accompagnata da una buona dose di vorticità preludio a nuovi eventi di tempo perturbato. 

Uno sguardo al periodo successivo, quindi alla seconda metà di dicembre, i modelli restano divisi a metà tra chi prevede il proseguimento di una circolazione sulla falsariga degli standard attuali, chi invece evidenzia una accentuazione dell’attività d’onda sull’oceano Atlantico con graduale passaggio di consegne tra masse d’aria polari-marittime, artiche e poi addirittura artico-continentali (molto fredde) attorno al 20 del mese. 

Le prospettive sarebbero quelle di un Natale dalle caratteristiche inedite ma la statistica rema a sfavore ed il calendario pure. 

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Autore : William Demasi