00:00 5 Aprile 2013

Previsioni del tempo: quando diventeranno perfette?

L'uomo ha conquistato lo spazio, ha raggiunto livelli di conoscenza davvero impensati fino a qualche decennio fa, ma il campo della previsione meteo vede a volte personaggi illustri come il grande Bernacca quali punta di diamante di un passato ancora imbattuto. E' veramente così?

 Dopo i soliti batti e ribatti sulle previsioni meteorologiche del periodo Pasquale, in seguito al purtroppo ormai usuale tiro al meteorologo e dopo la messa a nudo di tutte le mancanze cui soggiace tale importante campo della scienza nel nostro Paese, ci si chiede: arriverà un giorno in cui le previsioni meteorologiche diverranno una certezza?

In Italia non esiste una adeguata cultura meteorologica, tanto che è diffusa tra la gente l’opinione superficiale che i meteorologi "non ci azzeccano mai". Il dato nasce anche dall’estrema difficoltà da parte di chi dirama bollettini, di poter descrivere nello specifico e in poche parole il tempo su un Paese come il nostro, che unisce ambiti climatologici estremamente differenti. In realtà quindi una previsione meteorologica va interpretata in chiave probabilistica, questo anche perchè le approssimazioni matematiche introdotte nelle equazioni fisico-matematiche che governano le leggi dell’atmosfera possono effettivamente generare divergenze tra il modello e la realtà.

Ma le previsioni del tempo, oggi da considerare in ottica probabilistica, diverranno mai perfette, ovvero deterministiche?

La risposta è negativa e il problema di certo non sono i previsori, ma tanto per cominciare, le risorse a disposizione. Risorse a livello di dati iniziali (avremo bisogno di una stazione di rilevamento dati per ogni metro cubo dell’atmosfera dal suolo fino a 50 km di quota), risorse di calcolo, risorse informatiche.

Anche se avessimo a disposizione tutto questo, rimarrebbe sempre la componente caotica del fluido atmosferico a gettare scompiglio tra i calcoli. Questa teoria della caos deterministico è stata messa a punto, pensate, proprio da un matematico, Edward Norton Lorenz. una minima variazione dei dati di iniziali ha grande impatto nel risultato finale, tanto che il sistema può reagire in modi molto diversi.

Morale: da leggi perfette si cade così nuovamente in risultati finali approssimati, con buona pace dei meteorologi di ieri, di oggi e di domani.

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Autore : Luca Angelini