Potranno imbiancarsi anche le grandi città?
Molta differenza tra i modelli stamane: la previsione diventa così molto complessa.
L’analisi comparata dei modelli suggerisce stamane una certa prudenza nell’emettere bollettini a medio-lungo termine, così come appare oltremodo difficile individuare le aree che risulteranno maggiormente soggette a precipitazioni nevose.
Le fasi di maltempo potrebbero risultare ben 3: due localizzate al centro-sud e una terza soprattutto al nord-ovest.
La prima dovrebbe verificarsi al centro-sud tra mercoledì e giovedì con quota neve in progressivo calo sin sotto i 700m, con particolare riferimento alle regioni adriatiche, dove il limite delle nevicate potrebbe assestarsi anche a quote collinari.
Venerdì ancora neve sino in collina sull’Appennino meridionale, mentre sabato il modello inglese non limita i rovesci di neve alla Sardegna, ma ipotizza la formazione di una depressione (seconda fase) con relativo maltempo anche per le coste del Tirreno centrale, con neve sin sotto i 200-300m ed occasione per fiocchi anche in città.
Al nord invece non dovrebbero verificarsi fenomeni di rilievo. Da lunedì invece interazione dell’Atlantico con aria fredda e possibili nevicate al nord-ovest in pianura e a bassa quota sulla Toscana.
Quali allora potrebbero essere le aree cittadine coinvolte dai fiocchi?
Giovedì e venerdì: Fabriano, Macerata, Chieti, Teramo, L’Aquila, Rieti, Campobasso, Benevento, Avellino, Potenza, Isernia, Cosenza solo per citarne alcune.
Sabato: probabilmente Nuoro, Viterbo e con probabilità più basse anche sulle altre città del Lazio, compresa Roma.
Lunedì: neve possibile su Torino, Genova, Milano e naturalmente anche sulle altre città del nord-ovest ma assolutamente da confermare.
Insomma: è un po’ prestino, i modelli devono allinearsi, in questo modo consentiranno ai previsori di effettuare previsioni più precise.
Autore : Alessio Grosso