Pit stop dell’anticiclone, tra venerdì e sabato tornano i temporali sull’Italia
Una saccatura groenlandese in rapida evoluzione verso l'Europa centro-occidentale manderà in frantumi l'anticiclone decretando il primo break temporalesco su molte regioni; ecco i dettagli.
“Quando l’alta pressione nord-africana si piazza là nel mezzo del Mediterraneo e sull’Italia son dolori”. Quante volte abbiamo ripetuto questa frase sui nostri articoli di approfondimento nel corso delle recenti estati. Ebbene, come abbiamo più volte fatto presente spiegandone anche i probabili motivi, le alte pressioni adesso non fanno più paura come allora.
La conferma alla nostra teoria arriva sia dalla previsione degli indici teleconnettivi legati alle temperature oceaniche, sia dalle più dirette carte sinottiche le quali, dopo soli pochi giorni di bel tempo, ci hanno già sfornato per i prossimi giorni un primo duro colpo all’alta pressione erettasi sul Mediterraneo e sull’Italia.
Il nucleo depressionario responsabile della frattura nel tessuto di bel tempo giungerà nientemeno che dalla Groenlandia. La massa d’aria che da lassù perverrà giovedì 14 fino alle porte occidentali del Bel Paese, modificherà nel corso del suo viaggio sull’oceano le caratteristiche originarie assumendo i connotati polari marittimi dallo spessore troposferico piuttosto elevato.
Questa caratteristica risulterà determinante nell’attivare marcati contrasti a tutte le quote con il precedente afflusso caldo-umido subtropicale il quale, da parte sua, fornirà ai corpi nuvolosi in arrivo notevole carburante anabolico. Ne nascerà dunque una fase di tempo molto instabile se non perturbato che coinvolgerà soprattutto il nord e a ruota anche il centro tra venerdì e sabato.
I fenomeni, per i motovi che abbiamo analizzato poc’anzi, saranno da ascrivere alla forte instabilità che si accompagnerà al flusso prefrontale e saranno prevalentemente di tipo temporalesco. Al momento pare che il sud rimarrà un po’ più ai margini, seppur interessato da nuvolosità irregolare entro la quale potrà svilupparsi qualche spunto convettivo sparso ma al momento ancora poco prevedibile nel tempo e nello spazio.
Domenica tutta la struttura depressionaria tenderà a ruotare in senso antiorario con perno sulla Francia perdendo contemporaneamente l’alimentazione fredda in quota. In ogni caso sulle regioni del centro e del nord-est insisterà una certa instabilità foriera di alcuni spunti temporaleschi sparsi, prevalentemente pomeridiani ma in un contesto che andrà già verso una più netta guarigione. Le temperature si comporteranno di conseguenza con una diminuzione che riporterà i termometri entro i valori medi del periodo al centro-nord, ancora un po’ caldo al sud.
Autore : Luca Angelini