00:00 24 Febbraio 2009

Piogge artificiali: la Cina insiste a fare il bello e il cattivo tempo

Proseguono a costi altissimi gli esperimenti cinesi per modificare il tempo. Su Pechino l'ultima pioggia "naturale" risalirebbe addirittura allo scorso ottobre.

Governare il tempo: ma questi Cinesi che cosa si sono messi in testa? Dopo i noti provvedimenti presi contro le nubi in occasione delle recenti Olimpiadi, ora il gioco di razzi che si inseguono nel cielo carichi di sostanze altamente inquinanti, se non addirittura tossiche e proibite nei Paesi occidentali, prosegue a pieno…regime.

Secondo alcune fonti accreditate sulla capitale Pechino è dal 24 ottobre scorso che la pioggia non cade in modo naturale. Intorno alla città proibita sono infatti dislocate numerose basi missilistiche attrezzate al lancio di razzi carichi di ioduro d’argento, sostanza in grado di fungere quale nucleo di condensazione e teoricamente in grado di aumentare la quantità di acqua precipitabile. Costi annui: 60-90 milioni di dollari ( a seconda delle condizioni climatiche). Pioggia preventivata 50 miliardi di metri cubi d’acqua.

Ma il problema della pioggia in Cina è sempre serio. Mentre il Centro cinese per la Modifica del Tempo si arrovella per fare o non fare piovere sulla Città Proibita, una prolungata siccità stringe in una morsa i territori settentrionali e centrali del Paese. Nella provincia di Henan si conta che oltre 3 milioni e mezzo di contadini siano rimasti senza acqua potabile. Le Autorità hanno stanziato cifre astronomiche per porre rimedio artificialmente alla pesante e cronica situazione che grava sulla regione, senza però considerare il contesto climatico nel quale esse stesse sono inserite e pertanto ottenendo risultati pari a zero.

La sitauzione continua ad essere paradossale: mentre i territori del nord rimangono sotto il tiro delle correnti secche in caduta dalle desertiche montagne della Mongolia, a Pechino è caduta la neve, quella naturale. Beffa delle beffe! Il Centro per la Modifica del Tempo ha affermato che l’inaspettata nevicata sulla città, la quale aveva fino a qualche giorno prima respirato l’aria sottile dei primi tepori primaverili, è stata causata dall’immissione in atmosfera di oltre 400 germi di ioduro d’argento avvenuta martedì 17 febbraio.

Anche in questo caso la neve sarebbe pertanto stata programmata dal Governo, anche se, pur avendola provocata, essi stessi non sono stati in grado di prevederla. E ora, ironia della sorte, proprio i soldati dell’Esercito Cinese sono stati chiamati a porre rimedio a questa preterintenzione delle Autorità spalando di buona lena piazza Tienanmen abbondantemente innevata. E nessuno fiati: ordine del Governo.
Autore : Luca Angelini