00:00 6 Febbraio 2013

Perchè il freddo vero arriva da est?

Lo riconosciamo subito da quell'inequivocabile odore di neve, per quella sua caratteristica tagliente e per il suo scarsissimo tasso di umidità. E' l'anticamera delle nevicate più importanti che avvengono sul nostro Paese.

 Mentre il freddo che arriva da nord, o da nord-ovest, ci piomba addosso in maniera irruente, turbolenta, irregolare, impiegando anche alcuni giorni prima di arrivare fino al suolo, quello che arriva da est spesso si presenta solo con un sibilo strisciante, ma assolutamente da brivido. La differenza tra il freddo che arriva da nord e quello che arriva da est sta essenzialmente nella zona di origine delle masse d’aria.

Osservate sotto la cartina geografica dell’Europa: verso est troviamo vastissime pianure e immensi altopiani che si perdono fino ai confini dell’Asia e ancora più ad est. Sono pianure freddissime, dove le poche ore di luce concesse dal sole invernale trasforma quei luoghi in sterminate distese innevate.

Il forte e continuo irraggiamento di calore verso lo spazio crea un cuscino di aria davvero gelida che staziona pesante e quasi immobile incollato ai suoli: meno venti, meno trenta, meno quaranta gradi. Sono queste le condizioni di sviluppo delle classiche alte pressione termiche invernali che si formano sui continenti per forte raffreddamento dei bassi strati. Esempio classico euro-asiatico è l’anticiclone russo-siberiano.

Eccoci dunque arrivati al cuore del gelo: quando la circolazione sinottica generale riesce a forzare questo muro gelido, il blocco freddissimo inizia a rotolare verso le medie latitudini e, per quanto concerne l’Italia arriva quasi sempre da est, risucchiato dalla presenza di vortici depressionari messi "nel modo giusto" sui nostri mari. 

Avete mai sentito parlare del Buran? Si tratta di quel vento da est che trae principalmente la sua proprio origine dalle gelide e remote steppe siberiane. Si tratta di aria a sviluppo laminare (attaccata al suolo) molto stabile e secca che si riversa sul nostro Paese con ondate di gelo a volte di estrema intensità che possono perdurare anche diversi giorni dopo la fine dell’apporto. E’ il classico gelo da record, quello che ci porta in casa l’evento storico.

Quando sentite parlare di grande freddo, di gelo estremo in arrivo, di evento storico e di altra terminologia simile, dubitate e accertatevi effettivamente che massa d’aria ci piomberà addosso perchè, cari lettori, il freddo non è tutto uguale e non è tutto Buran quel che luccica…

Autore : Luca Angelini