00:00 8 Agosto 2003

Perché fa così caldo anche di notte? Perché al sud fa meno caldo che al nord?

Sono soprattutto i paesi dell’Europa centro-occidentale e il nord Italia a soffrire maggiormente di questa situazione. Anche nelle ore notturne il caldo si attenua solo parzialmente. Cerchiamo di capire come mai.

Se si osserva attentamente una carta che riporta l’andamento della pressione al suolo e in quota in questi giorni sul nostro Continente, si può apprezzare meglio quello che sta realmente succedendo.

L’alta pressione delle Azzorre, supportata da un cuneo anticiclonico di matrice sub-tropicale, ricopre gran parte dell’Europa centro-occidentale e quasi tutto il bacino del Mediterraneo.

Viceversa, sull’estremo est europeo e sulla Russia, campeggia una depressione fredda, foriera di impulsi perturbati che si dirigono da nord a sud.

Le due configurazioni in questione si presentano notevolmente “allungate” lungo i meridiani e questo determina una loro sostanziale stazionarietà.

Questo significa che se la depressione fredda sull’Europa orientale non evolve verso levante, nemmeno il cuneo anticiclonico sul centro-ovest Europa può farlo. Di conseguenza l’alta pressione staziona sempre sulle medesime zone, con un aumento progressivo della temperatura al suo interno.

Si tratta della classica configurazione che in questi ultimi anni si verifica spesso nel semestre freddo e porta siccità ad oltranza al nord ed impulsi freddi a “scivolare” verso l’Europa orientale e marginalmente sul versante adriatico e il sud.

Da notare il blocco completo delle correnti perturbatrici atlantiche da parte di questo ostacolo, responsabile della grave crisi idrica che sta vivendo il nord Italia e parte del centro in questi mesi.

Il meridione, invece, si trova parzialmente “scoperto” da questa immensa bolla anticiclonica e beneficia di correnti più fresche settentrionali che scorrono sul bordo orientale dell’anticiclone. Di conseguenza le temperature, su queste zone, risultano più basse rispetto al nord Italia e all’Europa centro-occidentale.

Come già accennato, una configurazione del genere è molto comune nel semestre freddo, un po’ meno in quello caldo. L’anomalia non è tanto la persistenza del bel tempo sul Mediterraneo, che sarebbe anche normale nel mese di agosto, ma la totale mancanza di perturbazioni organizzate sull’Inghilterra e sui Paesi dell’Europa centrale, solitamente battuti in questo periodo da impulsi temporaleschi.

Come mai fa così caldo all’interno di questo anticiclone? Il soleggiamento indotto dal cielo sereno è solo una causa della canicola che stiamo vivendo.

Un altro motivo molto importante è la compressione delle masse d’aria dall’alto verso il basso esercitata dall’anticiclone. Per un processo fisico, ogni volta che si comprime una massa d’aria si libera calore. Basti pensare a quanto si scalda l’estremità inferiore di una pompa di bicicletta quando si gonfia una ruota.

L’assenza completa di ventilazione, che si manifesta soprattutto nelle ore notturne, “imprigiona” letteralmente il calore nei bassi strati e le nostre notti diventano infernali, anche a seguito dell’aumento del tasso di umidità che normalmente si ha nelle ore dopo il tramonto.

Quindi se il caldo ci tormenta di giorno, anche di notte non è da meno, anzi risulta talvolta più fastidioso.

Si aspetta, di conseguenza, qualche elemento perturbato che possa rimuovere la cappa di caldo e di umidità che ci opprime, recando maggiore ventilazione. Solo in questo modo si potrà sperare di dormire meglio la notte.
Autore : Paolo Bonino