00:00 23 Marzo 2012

Peggioramento di inizio aprile: realtà o fantasia modellistica?

Questa mattina i modelli paventano una nuova breve fase dominata da aria artica in arrivo da nord est. Quante probabilità ci sono che vada a segno un peggioramento organizzato, tra la fine di marzo ed i primi di aprile sul paese?

Alcuni modelli propongono un possibile guasto del tempo che interverrebbe sul paese a cavallo tra la fine di marzo e l’inizio di aprile. Esso avverrebbe grazie ad un cedimento barico tra Europa orientale e centrale. Una diminuzione della pressione con i relativi massimi anticiclonici che migrerebbero verso nord-ovest, andando a collocarsi sull’oceano atlantico settentrionale.
 
Di riflesso sul nostro paese si attiverebbe una poderosa discesa di aria fredda che dal comparto scandinavo scivolerebbe sino al mar Mediterraneo. A seconda della traiettoria presa dalla massa d’aria fredda, potrebbe scavarsi una depressione sullo Jonio o sul medio Tirreno, in grado di influenzare principalmente il centro sud ed i versanti adriatici. La seconda ipotesi, meno probabile, vedrebbe l’aria fredda prendere la via del rodano complicando lo stato del tempo delle regioni settentrionali.

Cosa rende una previsione di questo tipo,  al momento scarsamente probabile?

I fattori che intervengono sono molteplici, ma possiamo ridurli a tre punti principali.

– La grande distanza previsionale. Stiamo infatti parlando di una proiezione sul lungo periodo, a circa una settimana di distanza. Questo fattore determina già da solo una scarsa affidabilità della previsione stessa.

– Le particolari caratteristiche, uniche di anno in anno, dello stato del tempo che stiamo vivendo. Un periodo di sovente dominato da vaste aree di alta pressione, recidive. Un forte riscaldamento della temperatura è avvenuto proprio nell’ultima settimana sull’Europa orientale, laddove la massa d’aria fredda dovrebbe transitare, prima di intervenire sull’Italia.
 
-L’avanzato periodo stagionale rende meno probabile l’ipotesi che una massa d’aria fredda possa intervenire sul paese entrando da est. Mano a mano che la stagione avanza diventano più comuni le irruzioni di aria fredda (specie in quota) da nord o da nord-ovest, di diretta estrazione artico-marittima.

Qual’è l’ipotesi al momento più probabile?

Entro la fine di marzo appare probabile una certa flessione del campo barico sulla media Europa. I massimi anticiclonici dovrebbero migrare nuovamente sul versante occidentale del continente, esponendo parte del nostro paese all’influenza di aria più fresca da nord-est, tuttavia senza creare grosse complicazioni cicloniche. Si tratterebbe più di uno "sbuffo" che di un irruzione fredda vera e propria.

L’avanzato periodo stagionale, ed il vivace sole che dominerà la scena i primi di aprile, potrebbe creare i presupposti per i primi fenomeni di instabilità appenninica.

Nessuna previsione di grossi fronti perturbati, bensì una condizione che potrebbe aprire la porta ad una certa "vivacità" atmosferica tipicamente primaverile.

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Autore : William Demasi