00:00 28 Luglio 2015

Passaggio perturbato di sabato primo agosto: entra o non entra?

La previsione relativa al prossimo weekend si sta rivelando più complicata di quanto ci aspettassimo inizialmente. Abbiamo infatti una forte incertezza previsionale in merito le sorti di un impulso d'instabilità che potrebbe attraversare le regioni settentrionali nei primi giorni di agosto.

Mentre tentiamo di scrutare le manovre del tempo a lungo termine, abbiamo da risolvere un dilemma ben più urgente, rappresentato dal possibile transito perturbato legato ad un corposo cavo d’onda "visto e non visto" dai centri di calcolo previsionale per la giornata di sabato primo agosto.

Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza su questo rebus previsionale; il centro di calcolo europeo CREDE all’ipotesi di un passaggio temporalesco piuttosto organizzato che sarebbe pronto ad interessare le regioni del nord nella giornata di sabato primo agosto. Questo passaggio instabile trarrebbe in realtà origine da un affondo freddo che dopo molte giornate, riuscirebbe ad irrompere sulla penisola Iberica, interrompendo bruscamente una fase di intensa calura che sull’angolo europeo sud-occidentale si perpetua da molto tempo. 

Il dilemma su cui si arrovellano le previsioni (ed attualmente ci arrovelliamo anche noi) riguarda la possibilità che questo "strappo "nel tessuto dell’alta pressione possa propagarsi verso est, sino a coinvolgere il nostro paese. Alcuni modelli prevedono infatti l’avanzamento di tale figura depressionaria sino ai settori centrali dell’Europa, coinvolgendo direttamente anche il settentrione italiano, mentre altri tendono a farla morire precocemente, limitando i suoi effetti ai settori occidentali d’Europa. 

La verità dove rimane?

Questa linea di tendenza era già stata anticipata dagli articoli di ieri, dove tuttavia l’eventuale passaggio instabile sembrava avere un’importanza limitata: gli aggiornamenti attuali rivisitano la potenza del suo ingresso a tal punto da riuscire a coinvolgere nuovamente le aree marittime, senza quindi limitarsi a portare  temporali soltanto sulle Alpi, le Prealpi e le zone di alta pianura.

I prossimi aggiornamenti saranno determinanti nel comprendere quale sarà il percorso intrapreso dall’atmosfera in questa delicata fase di transizione. 

Autore : William Demasi