00:00 1 Ottobre 2009

Parte una nuova staffetta temporalesca: destinazione Sardegna e regioni centro-meridionali

Coivolta parzialmente anche la bassa Toscana. Si tratterà di strutture temporalesche di origine marittima, quindi potenzialmente intense, seppur disposte a macchia di leopardo.

E’ bastato giusto per tirare il fiato, giusto per asciugare parte di quell’acqua riversatasi dal cielo in così poco tempo. Ora il sole tanto atteso su tutte quelle zone recentemente martoriate dal maltempo, ha di nuovo chiuso i battenti. Si profila un netto capovolgimento di fronte sulle Isole Maggiori, al sud e in parte anche sulle centrali tirreniche.

Il tutto trarrà origine dall’approfondimento di due minimi di pressione, l’uno originatosi in area iberica, l’altro in procinto di vedere la luce sottovento la catena montuosa nord-africana dell’Atlante algerino. I due vortici, inseriti in un’onda depressionaria di grande ampiezza con centro motore posto alle quote superiori sulla regione scandinava, agiranno dapprima in modo individuale, poi in sinergia.

Il mulinello iberico, attraverserà nelle prossime ore la Sardegna, trovando nuovo vigore nel suo viaggio verso levante, sia dall’alimentazione caldo-umida fornitagli dal mare, sia dalla successiva interferenza orografica imposta dal tavolato montuoso sardo. Ecco dunque la nostra trottola che andrà approfondendosi nella seconda parte di giovedì sulle acque del Tirreno centrale, puntando minaccosamente il Lazio.

Il groppo nuvoloso che si accompagnerà a tale struttura, sostenuto da una confluenza dei venti al livello del mare e, probabilmente, anche dalla spinta di aria più fresca in entrata dalla porta francese di Carcassona, tenderà a costruire una sistema nuvoloso frastagliato in viaggio verso le regioni tirreniche. I corridoi d’aria calda che scorreranno sul mare a precedere tale fronte, utilizzeranno la vorticità delle quote superiori per porre in essere moti verticali e prelevare calore e umidità dal basso onde sostenere le masse temporalesche in fase di sviluppo (tecnicamente note come sistemi convettivi alla mesoscala).

Settori che con maggior probabilità verranno interessati dai temporali: nella mattinata di giovedì il Cagliaritano, nel pomeriggio il Sassarese. In serata primi colpi di tuono in arrivo dal mare anche per Grossetano e Viterbese. I fenomeni probabilmente riusciranno a coinvolgere in nottata gan parte delle coste laziali.

Il nocciolo vorticoso approdato in quelle ore sul Lazio, proprio mentre avverrà il concomitante inserimento di Bora e Tramontana dall’alto Adriatico. La manovra causerà un calcio di tutto il blocco nuvoloso verso sud dove, guarda caso, il secondo minimo, nuovo di zecca, sta sopraggiungendo nel frattempo dal Canale di Sicilia.

Siamo dunque alla sera di giovedì e proprio da quest’ultima struttura scaturirà una ulteriore scarica di temporali che interesseranno per tutta la notte su venerdì la Sicilia. In mattinata tutto si trasferisce sulla Calabria, mentre sull’Appennino meridionale avverrà la fusione tra i due minimi. I fenomeni si potranno così allargare e interessare così dal basso Lazio, alla Campania e all’Abruzzo.

Sabato il nocciolo duro dei temporali scivolerà ancora verso sud impegnando ancora la Campania, poi anche il Molise, in parte il Gargano, la Lucania e, prima di sera, il Salento. Il cambiamento del tempo sarà accompagnato da un generale rinforzo dei venti, dapprima a rotazione ciclonica, poi tutti disposti dai quadranti settentrionali. Questi ultimi spazzeranno le nubi riportando il sole ad iniziare dalla Sardegna e dal medio Tirreno. Mari localmente agitati, temperature in calo.
Autore : Luca Angelini