00:00 9 Dicembre 2009

Obiettivo NEVE: dove potrebbe arrivare tra sabato e martedì?

La prima irruzione fredda invernale sta mettendo a punto gli ultimi preparativi prima del viaggio sull'Europa. Anche l'Italia avrà la sua fetta, con le prime spruzzate bianche lungo l'Adriatico seguite da una probabile bella nevicata anche in pianura al nord.

Ora l’inverno non scherza più. Esaurite le ultime pratiche autunnali, il tempo volta faccia. Lassù sul Polo in queste ore si stanno compiendo le manovre decisive che porteranno verso le nostre regioni la prima vera ondata di freddo invernale. Due noccioli gelidi si vanno disegnando sulla calotta polare, divisi da altrettanti intrusioni anticicloniche che collegheranno in presa diretta Atlantico e Pacifico attraverso la porta groenlandese.

Dei due noccioli gelidi, quello siberiano è quello che dobbiamo tenere sott’occhio. Le dinamiche stratosferiche infatti ce lo stanno buttando letteralmente addosso. Ora, quest’aria freddissima scorrerà su un Continente ancora relativamente mite e tenderà a smorzare parzialmente i suoi severi rigori iniziali, risultando comunque di notevole interesse, anche per le nostre regioni.

La prima mandata dell’inverno si attuerà con la colata di un primo flusso freddo dai quadranti nord-orientali la quale prenderà forma nel corso della giornata di venerdì. Le prime regioni che ne risentiranno saranno quelle adriatiche. Qui la notte su SABATO 12 si potranno avere le prime spruzzate di neve a partire dall’entroterra pesarese, attraverso quello marchigiano, fino a quello abruzzese e molisano. Probabilmente coinvolta a tratti anche l’Umbria, segnatamente la zona di Gubbio.

Quota neve inizialmente elevata, ma in progressivo calo fin verso i 600-800 metri. Si tratterà più che altro di rovesci intermittenti che non dovrebbero procurare accumuli di particolare rilievo. Le regioni interessate si tingeranno comunque di un bianco velo dallo squisito sapore natalizio.

Nella giornata di SABATO poi l’aria fredda si imbottiglierà anche nella pianura Padana, addossando l’umidità sottratta all’Adriatico contro i rilievi prealpini piemontesi e lombardi, dove in giornata sara possibile vedere qualche fiocco rado fin verso i 400-500 metri.

Domenica secondo impulso freddo, con ancora l’Adriatico a guidare la testa del cambiamento. Su queste regioni si ripeteranno le spolverate a velo fin verso i 400-500 metri sull’entroterra romagnolo e marchigiano, compresi i contrafforti Umbri di confine, in risalita fino a 600-800 metri sul comparto abruzzese e molisano. Qualche fiocco in arrivo anche sul Gargano.

Tra LUNEDI e MARTEDI la controrisposa del Mediterraneo si renderà responsabile di una diffusa passata di nevicate fino in pianura al nord. Si inizierà lunedì mattina, con Piemonte, Lombardia, Emilia, sotto la neve. Con il passare delle ore fiocchi anche sul fondovalle aostano e, a tratti, sulla costa ligure tra Genova e Savona.

Entro il pomeriggio ancora possibilità di neve fino in pianura al nord-ovest e sull’Emilia fino al Reggiano, con estensione del fenomeno alla pianura veneta; qui perà la neve tenderà a divenire “bagnata” a causa del rientro sciroccale (pur freddo) proveniente dall’Adriatico e tenderà a risalre verso i 400-500 metri.

MARTEDI ultime spruzzate su Piemonte orientale, Lombardia, Piacentino e Veneto occidentale tra la pianura e i 400 metri. Contemporaneo trasferimento dei fenomeni sul Veneto orientale, Friuli Venezia Giulia, Trentino e Alto Adige, dove potrà nevicare sulla regione alpina interna al di sopra dei 400-600 metri, mentre in pianura e lungo le Prealpi si avrà solo pioggia fino a 800-1000 metri.

Neve solo oltre gli 800-1000 metri lunedì su Toscana, Umbria e Marche. A quote più elevate martedì.

La situazione descritta potrebbe subire alcuni ritocchi strada facendo, dunque vi premuriamo senz’altro di seguire su queste pagine i nostri prossimi aggiornamenti.
Autore : Luca Angelini