00:00 22 Dicembre 2014

Obiettivo inverno entro fine anno?

Aumentano un po' le chances di inverno entro il termine dell'annata 2014: vediamo nel dettaglio punti a favore ed insidie della nuova circolazione che andrà instaurandosi in Europa appena dopo le festività natalizie.

La parentesi di grande mitezza atmosferica, attualmente padrona del Mediterraneo ed una parte del continente europeo (settori occidentali) sarà destinata a concludersi ormai a ridosso delle festività natalizie. L’onda d’aria calda in azione in queste ore sul nostro stivale, deriva infatti da un temporaneo rinforzo della corrente a getto oceanica sui settori settentrionali europei. Aria molto calda di estrazione oceanica viene quindi prelevata dai settori poco ad ovest della penisola Iberica e trascinata in gran fretta verso il Mediterraneo centrale.

Questa situazione determina sull’Italia una netta risalita delle temperature che andrà concludendosi proprio con l’arrivo di Natale (giovedì 25 dicembre)
. A quel punto una sinottica completamente diversa prenderà il posto dell’anticiclone; una maggiore ondulazione della corrente a getto, tornerà a proporre maggiori scambi meridiani, rendendo possibile una modesta irruzione d’aria fredda tra Santo Stefano (venerdì 26) e sabato 27.

L’arrivo dell’aria fredda si farà sentire in modo netto, soprattutto se paragonata ai valori termici sorprendentemente miti che la precedono. Nel momento "topico" dell’irruzione, una ventilazione nord-orientale potrebbe trascinare l’isoterma -5°C alla quota di 850hpa (circa 1400 metri) sin verso i settori nord-orientali, Emilia Romagna compresa. Questo valore al momento è puramente indicativo, ancora passibile di ritocchi verso l’alto o verso il basso. L’apporto d’aria fredda sarebbe comunque sufficiente a far scendere i fiocchi di neve sino a quote basse sull’Emilia Romagna, l’Umbria e le Marche nella serata di Santo Stefano.

Spunta dal cilindro l’ipotesi NEVE sulle regioni del nord.

Domenica 28
, quindi a brevissima distanza dall’irruzione d’aria fredda che interesserà i settori centrali e settentrionali tra Santo Stefano e sabato 27, una perturbazione di origine nord-atlantica potrebbe portare la gradita sorpresa della neve localmente sino a quote pianeggianti sulle regioni del nord. A garantire la possibilità di neve sarebbe proprio il brevissimo tempo che trascorrerebbe tra gli ultimi effetti indotti dall’ingresso d’aria fredda sul nostro territorio, e l’arrivo molto veloce di una perturbazione nord-atlantica, veicolante aria certamente non calda. La tenuta dei valori termici al livello del suolo così come nei bassi strati atmosferici, sarebbe assicurata proprio da questo veloce "botta e risposta" tra aria fredda e secca in sede di irruzione ed aria un po’ più mite ma anche molto umida, richiamata dal transito dell’impulso nord-atlantico.

Su questa evoluzione tuttavia, rimane ancora una certa dose di incertezza, un bug previsionale che verrà quasi sicuramente risolto entro le prossime 24 ore
, quando vi potremo confermare con ragionevole certezza, conferme o smentite su questa linea di tendenza.

LUNGO TERMINE:
una previsione già incerta sul medio termine, lascia ancor più dubbi nel lungo. Le linee di tendenza calcolate dal modello americano, "saltellano" qua e là tra differenti linee previsionali, dai risultati anche molto diversi tra loro. Allo stato attuale pare acquistare un po’ più vigore l’ipotesi fredda invernale e dispetto dell’eterna mitezza garantita dalle correnti occidentali, siano esse inserite in contesto anticiclonico che depressionario.

Abbiamo tuttavia bisogno di ulteriori conferme nei prossimi giorni.

Seguite gli aggiornamenti.

 

Autore : William Demasi