00:00 26 Aprile 2016

Nuovo MALTEMPO nel weekend del primo maggio

Ancora per alcuni giorni, una vasta circolazione di BASSA pressione terrà sotto scacco il tempo atmosferico sul bacino del Mediterraneo. Ecco cosa dovremo aspettarci da qui alla fine del mese.

Una figura piuttosto importante di bassa pressione ricolma d’aria fredda artica, ha determinato manifestazioni sparse di instabilità che si sono manifestate non solo sui paesi affacciati al mar Mediterraneo ma anche sul resto d’Europa. L’aria fredda affluita in abbondanza alle quote superiori, ha favorito in occasione dei rovesci più intensi, fiocchi di neve sino a quote prossime la pianura sui paesi dell’Europa centrale. In Italia locali e fugaci nevicate sin sotto gli 800 metri di altitudine.

Inutile dire come un tale stato di cose, tragga origine dalla presenza di una figura piuttosto complessa ed organizzata di bassa pressione che influenzerà la nostra primavera anche nei prossimi giorni; in particolare nel periodo compreso tra la fine di aprile e l’esordio di maggio, appare chiara la volontà dell’atmosfera nel voler proporre una seconda parentesi di maltempo ed instabilità sulla falsariga dei giorni appena trascorsi.

La nostra depressione dovrebbe infatti ricevere un nuovo contributo d’aria fredda proveniente questa volta dai settori settentrionali dell’oceano Atlantico, evento che favorirebbe la strutturazione di un nuovo affondo perturbato diretto ai settori centrali del Mediterraneo nel periodo compreso tra sabato 30 aprile e lunedì 2 maggio.

Sia il centro di calcolo americano sia quello europeo, identificano questo secondo passaggio perturbato con una modalità ed un impatto differente tra le due previsioni; nella linea di tendenza espressa dall’europeo, il passaggio perturbato sarebbe certamente più rilevante e manterrebbe la colonnina di mercurio ancora su valori piuttosto freschi, l’instabilità potrebbe inoltre coinvolgere sia i settori adriatici, sia quelli tirrenici dello stivale. Il centro di calcolo americano appare simile come tempistiche ma diverso come effetti, propone un affondo ciclonico un po’ meno incisivo, una "passata" di instabilità sabato 30 aprile sulle regioni del nord, poi anche un coinvolgimento delle regioni centrali e meridionali, con effetti però concentrati lungo i versanti adriatici. 

Vuoi scoprire l’evoluzione alle lunghe distanze previsionali? Segui l’articolo della sera! 

Autore : William Demasi