00:00 16 Settembre 2015

Nuovo blocking sui settori settentrionali d’Europa; l’accendiamo?

Nei prossimi giorni alcune previsioni deterministiche mettono in evidenza una nuova rimonta anticiclonica isolata su latitudini assai settentrionali. Quali conseguenze potrebbe avere questo anticiclone sul Mediterraneo e quante sono le sue probabilità di realizzazione?

Volgendo lo sguardo alla linea di tendenza previsionale rivolta a medio e lungo termine, spicca ancora una volta all’occhio dell’osservatore un quadro atmosferico molto disturbato. Erano diversi anni che il mese di settembre non regalava più una simile dinamicità, restituendoci una stagione dall’evoluzione dinamica ed avvicente. Ci eravamo ormai abituati a delle mensilità settembrine che sembravano più una succursale dell’estate piuttosto che un mese autunnale in piena regola, un "modus operandi made 2000’" che quest’anno viene disilluso dalla realtà che stiamo vivendo.

Mentre il mondo scientifico si arrovella sugli effetti del fortissimo El Nino 2015, pronosticando già da adesso l’avvento di una stagione invernale dai risvolti di grande mitezza su tutta l’Europa, il tempo atmosferico sul vecchio continente sembra andare per conto proprio senza prestare molta importanza a quello che succede oltreoceano. L’autunno 2015 esordisce sul Mediterraneo rispettando le tempistiche imposte dal calendario, al punto che entro la fine di settembre potremo persino ipotizzare l’arrivo dei primissimi freddi di stagione, soprattutto per gli abitanti delle regioni settentrionali.

Ovviamente non stiamo citando i valori intensi di freddo paragonabili all’inverno, ci mancherebbe, saremo ancora al primo dei tre mesi autunnali e per gli scenari di vero freddo c’è ancora tempo; tuttavia l’affermazione graduale di una cintura anticiclonica alle elevate latitudini, renderebbe il continente europeo particolarmente vulnerabile alle correnti fresche ed instabili provenienti da nord-est che tornerebbero ad esercitare il proprio peso sulla circolazione atmosferica del Mediterraneo nella terza decade settembrina.

Importante sarebbe anche l’andamento delle altezze geopotenziali che tenderebbero al ribasso su tutta l’Europa e su tutto il Mediterraneo, mettendo in evidenza quello che potremo definire come un vero e proprio "step" compiuto dall’atmosfera la cui circolazione diverrà sempre più simile alle dinamiche tipiche degli autunno ormai in fase avanzata. Le chances di realizzazione di tale scenario appaiono attestate su un buon 40%, per una previsione oltre i 5 giorni di distanza è già una probabilità sufficientemente elevata. Ancora non possiamo sbilanciarci sulla precisa disposizione delle figure di alta e di bassa pressione nello scacchiere europeo, dettagli che andranno definiti soltanto all’ultimo momento.

Tra le possibili varianti previsionali citiamo l’apertura di un canale di correnti molto fresche nord-atlantiche con tempo instabile e fresco su tutto il Paese. Gli scenari contemplati restano comunque ben distanti dalla possibilità che l’Europa possa tornare ad essere interessata da un’anticiclone mentre al contrario sono alte le prospettive d’avere una terza decade settembrina ancora attanagliata dall’instabilità. 

Autore : William Demasi