00:00 23 Gennaio 2018

Nuova perturbazione sull’Italia dalla seconda metà della settimana: ecco COSA potrebbe accadere

Nei prossimi giorni una nuova perturbazione farà breccia sul nostro territorio nazionale; vediamone assieme le caratteristiche ed il comportamento, basandoci sulle ultime proiezioni messe in luce dai modelli previsionali.

Una nuova perturbazione tornerà ad impegnare i cieli dello stivale italiano a partire dalla seconda metà della settimana. Un disturbo confermato dai modelli con diversi giorni di anticipo, dapprima poco importante, nulla più di uno "strappo" all’interno del tessuto anticiclonico, in questi ultimi aggiornamenti acquista maggior importanza e consistenza, tanto da poterlo considerare, per alcune delle nostre regioni, come un episodio bene assestato di maltempo. Tutto trarrebbe origine in un ramo della corrente a getto che riuscirebbe a scavare una saccatura disposta con asse sui settori centro-occidentali europei, quindi la nascita di un corpo nuvoloso a ridosso delle coste occidentali italiane.

Un cambiamento del tempo previsto ad iniziare dalla Sardegna, dalle regioni di nord-ovest e dai settori di medio ed alto Tirreno già entro giovedì 25 gennaio. Le prime precipitazioni sarebbero concentrate alle sole regioni settentrionali

Venerdì 26 gennaio l’apice del maltempo, attraverso la formazione di un vistoso minimo di bassa pressione al suolo sui bacini occidentali. Ad esserne interessate sarebbero soprattutto le regioni settentrionali con massime cumulate di pioggia attese sui rilievi sopravvento. Tornerebbe a farsi vedere la neve in montagna, lungo le Alpi e le Prealpi, generalmente oltre i 600/800 metri di altezza. La temperatura sarebbe soggetta ad una flessione rispetto ai valori attuali. 

Tra sabato 27 e domenica 28 gennaio, la figura di bassa pressione perderebbe l’aggancio con la corrente a getto polare e quindi con la circolazione delle alte latitudini. Verrebbero troncate le alimentazioni d’aria fredda dirette al corpo nuvoloso che tenderebbe quindi a sprofondare verso i settori di basso Mediterraneo e le coste del nord Africa. Le nubi si trasferirebbero alle regioni meridionali, con un apice di MALTEMPO ipotizzato dai modelli sulla Sardegna. Valori termici in calo al centro ed al sud, nuovamente in salita sulle regioni settentrionali. 

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Autore : William Demasi