00:00 19 Marzo 2014

NO al meteo di Bolzano: in rivolta le vallate settentrionali sud-tirolesi

Il centro meteo regionale di Bolzano infastidisce gli abitanti delle vallate prossime al confine austriaco.

Sapete bene quale polveriera continui ad essere da anni l’Alto Adige-Sud Tirolo. Ogni argomento diventa occasione per mettere i puntini sulle I, o meglio per spostarli sulle A (di Austria). Forse sapete che l’italiano è sparito quasi da tutto a nord di Bolzano e che a scuola il suo ruolo è ridotto a quello di mera comparsa (2 ore settimanali in molte scuole e in molte valli di madrelingua tedesca, cioè quasi tutte). Molti mandano i loro figli a fare gli studi superiori addirittura ad Innsbruck e la bandiera italiana si trova solo nelle poche caserme ormai funzionanti tra Chiusa ed il Brennero. Del resto sarebbe impossibile imparare l’italiano se quasi tutti leggono il "Dolomiten" o guardano la tv tedesca (ZDF) o austriaca (ORF).

In molti locali le scritte in italiano sono scomparse e persino molti sentieri di montagna non riportano più la doppia indicazione, nonostante tutte le rassicurazioni e le polemiche degli ultimi anni. Con i pochi altoatesini (così ormai vengono appellati i corregionali di madrelingua italiana) la convivenza è discreta ma si conduce comunque una vita quasi da separati in casa. Le occasioni per dividersi sono tante, nonostante l’Europa unita, ma in questa sede non mi è ovviamente possibile elencarle, eccone però una che sicuramente ci tocca in prima persona: le previsioni del tempo.

Naturalmente in Alto Adige-Sud Tirolo la stragrande maggioranza della popolazione le segue sulla televisione austriaca o bavarese, o sui siti del meteo austriaco, che dà largo spazio e dettaglio a ciò che avviene anche al di qua del Brennero.

Gli albergatori invece per accontentare tutti i turisti espongono il meteo della Provincia di Bolzano in due lingue, che ha un difetto: dettaglio in effetti piuttosto scarso, linguaggio asciutto ed eccessivamente sintetico, scarsa attenzione per le zone di confine, liquidate in mezzo rigo.

Si tratta in effetti di realtà territoriali piuttosto vaste che raccolgono molte vallate e comunità: tutte quelle del Brennero (Vizze, Ridanna, etc), l’alta Venosta, la Valle dei Molini, la valle di Rio Bianco, di Riva e tutta la valle Aurina. Un’approssimazione che proprio non va giù agli abitanti di queste zone, che giudicano pessime queste previsioni e ne chiederebbero una limitazione alla sola zona di Bolzano, magari istituendo un nuovo centro di controllo su tempo e clima nella città di Bressanone o addirittura a Vipiteno.

C’è anche semplicemente chi chiede di sostituire quelle previsioni con quelle emesse dal centro meteo di Innsbruck, magari tradotte anche in inglese ed italiano per i turisti. 

Se c’è del vero in questa protesta e non solo un pretesto per attaccare Bolzano e l’Italia, non bisogna dimenticare che nel nostro Paese esistono altre realtà meteo che NON emarginano a livello previsionale le zone confinali: dall’alta Valle d’Aosta sino all’Ossola, all’alta Valtellina, all’Alto Adige e al Tarvisiano. 

Basterebbe solo dare un’occhiata su Internet, superando il fastidio di dover impegnarsi a leggere in italiano, per capire che anche da Roma o Milano si può fare una buona previsione del tempo per Colle Isarco o il Brennero. Il rispetto c’è insomma per tutti, forse Bolzano dovrebbe impegnarsi di più a stilare bollettini approfonditi, forse le vallate superiori dovrebbero però come sempre spogliarsi da qualche pregiudizio anti italiano di troppo.
 

Autore : Alessio Grosso