00:00 3 Febbraio 2018

News della sera: L’INVERNO (moderato) verrà garantito anche nei prossimi giorni ma c’è una sorpresa finale

Nonostante i continui tentativi di forcing dell'aria temperata oceanica, la circolazione atmosferica europea nei prossimi 7-10 giorni, continuerà ad avere sembianze invernali ma senza eccessi. Nell'ambito del nostro Paese, i picchi termici più freddi sono previsti al settentrione.

Aggiornamenti sempre moderatamente ottimisti circa il proseguimento di una fase atmosferica instabile e moderatamente fredda su gran parte d’Europa. Le correnti instabili di provenienza nord-atlantica, dovranno confrontarsi con l’accumulo di aria molto fredda presente sulla Penisola Scandinava ed il nord-est europeo, la corrente a getto non potrà quindi procedere dritta e spedita al cuore del continente ma sarà costretta a suddividersi in due grandi flussi, una parte diretta nel grande nord, il secondo troncone spronfonderà ancora verso la Penisola Iberica, dando luogo anche in futuro ad alcune circolazioni depressionarie che potrebbero interessarci. 

Dal canto suo, il nostro Paese subirà ancora l’influenza delle masse d’aria artiche accompagnate da valori moderati di freddo che si faranno sentire soprattutto sulle regioni settentrionali ed in parte su quelle centrali, mentre al sud prevarranno i flussi relativamente più miti di origine mediterranea. Le precipitazioni con andamento abbastanza regolare, premieranno soprattutto le regioni del centro e del sud ma non mancheranno neppure al nord, sopratutto nella prima metà della prossima settimana, con neve prevista ancora a bassa quota. 

Esiste poi l’incognita del LUNGO TERMINE; il grandioso surriscaldamento stratosferico polare, rischia di avere pesanti ripercussioni anche sul tempo della seconda e della terza decade di febbraio. A tal proposito, questa sera il modello europeo (ma in parte anche quello americano) prolunga la fase di instabilità a carattere invernale almeno sino al termine della prima metà del mese ma ci sarebbero buone probabilità affinchè questo trend possa mantenersi anche nel periodo successivo. 

Molto interessante l’evoluzione prevista a livello emisferico, con un rallentamento nelle vorticità portate dalle depressioni canadesi e lo sviluppo di una figura anticiclonica termica sul continente euroasiatico. 

Che siano questi i primi segnali dello split del Vortice Polare previsto in stratosfera?

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Autore : William Demasi