00:00 28 Maggio 2017

NEWS DELLA DOMENICA: l’anticiclone vacillante nella prima decade di giugno?

Uno sguardo alle ultime novità in merito al tempo della prima decade di giugno; l'anticiclone farà buona guardia al Mediterraneo ma attenzione all'instabilità che potrebbe affacciarsi sui bacini più settentrionali. Vediamo nel dettaglio il mosaico previsionale ipotizzato quest'oggi dai modelli.

Partiamo sin da subito con un punto fermo che non dovrebbe mai essere dimenticato; nei prossimi giorni la parola "anticiclone" rappresenterà per noi abitanti del Mediterraneo la condizione atmosferica ricorrente, troppo importante la risalita delle fasce altopressorie subtropicali da pensare ad un improvviso balzo indietro della stagione, ormai di estate possiamo parlare a tutti gli effetti. La calura che sperimentano in queste giornate i settori meridionali d’Europa, non è conseguenza di un richiamo prefrontale sul lato ascendente di una saccatura ma bensì un vero e proprio assestamento delle figure bariche entro i canoni caratteristici del periodo estivo.

Nonostante tutto, l’arrivo della prima decade di giugno potrebbe (perchè ancora non ne abbiamo certezza) portare un certo ribasso del fronte polare e pertanto una azione crescente di tipo instabile espressamente indirizzata al Regno Unito, Iberia, Francia e Mitteleurope. La circolazione di tipo occidentale tenderà quindi a ritagliarsi un certo spazio sul palcoscenico atmosferico europeo ma per raggiungere il Mediterraneo dovrà lottare contro la cintura anticiclonica insediata in loco già da diversi giorni, come nelle migliori "tradizioni" del periodo estivo.

Nell’ambito del nostro territorio nazionale, ad esserne influenzate potrebbero essere soprattutto le regioni settentrionali. In effetti da domenica 4 giugno in avanti, su questi settori potrebbe farsi strada un impulso d’instabilità che riporterebbe qualche temporale forse anche intenso ed un ricambio d’aria con un ribasso della temperatura accompagnato da un incremento della ventilazione (prevalentemente Libeccio e Maestrale). Tuttavia resta da stabilire la bontà di questo affondo, la sua effettiva portata e la sua modalità di ingresso sul Mediterraneo. Sulla base di questi importantissimi dettagli potremo poi formulare una previsione più precisa.

Ad ogni modo al momento le probabilità di realizzazione di un tale scenario sono stimate ancora su livelli abbastanza bassi, 30%.

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Autore : William Demasi