00:00 21 Novembre 2017

NEVE in pianura al nord più vicina di quanto si pensi?

Il modello europeo mostra un'evoluzione perturbata più invernale che autunnale per la fine del mese di novembre, ma l'emissione ufficiale appare un po' estrema.

Da qualche giorno le emissioni ufficiali del modello europeo per la fine del mese risultano votate all’arrivo del freddo e poi della neve a quote molto basse o addirittura pianeggianti sull’Italia settentrionale e in prospettiva collinari anche per il centro Italia.

Si tratta in effetti di un’ipotesi eccessivamente ardita, estrema, che può essere avallata parzialmente solo per mercoledì 29, ammesso ma non del tutto concesso che davvero dietro il fronte in transito nella giornata di domenica 26, vada effettivamente ad affluire quella massa fredda che segnala il modello.

In pratica l’affondo della saccatura che andrebbe concretizzandosi tra il pomeriggio di martedì 28 e l’alba di mercoledì 29 consegnerebbe al settentrione una nevicata di addolcimento a quote molto basse (300-500m): le temperature a 1500m previste dalla media degli scenari del modello europeo segnalano valori a quella quota di -3°C, buoni ma non del tutto sufficienti per avallare ad una simile distanza temporale una nevicata sino in pianura.

Diversa l’emissione ufficiale che propone termiche un po’ più basse e maggiori probabilità di neve, ma capite bene che di fronte ad un modello americano che NON vede affatto un freddo invernale sull’Italia nello stesso periodo, ma solo precipitazioni tardo autunnali, con neve unicamente sulle Alpi (pur a quote basse), è normale usare PRUDENZA.

Addirittura per venerdì 1° dicembre, l’ulteriore inserimento di aria artica in quota andrebbe a determinare non solo nevicate in pianura su molte zone del nord ma a quote molto basse anche sulle zone interne del centro. Questa ipotesi però vi diciamo subito che gode di una scarsa attendibilità al momento.

Autore : Alessio Grosso