00:00 19 Dicembre 2008

NEVE e FREDDO: antipasto a Santo Stefano, CENONE gelido sull’Italia?

Prospettive davvero gelide per il nostro Paese ma i modelli si mantengono cauti e anche noi preferiamo restare prudenti.

I nostri modelli faticano a sbrogliare la matassa delle feste di Natale, mostrandosi decisamente incerti nella prognosi. L’ipotesi che raccoglie maggiori consensi ma che, è bene dirlo, resta comunque vulnerabile e soggetta ad essere stravolta prevede il passaggio di un primo nucleo di aria fredda da est tra la sera di Natale e la giornata di Santo Stefano con conseguenze soprattutto nel campo termico.

Oltre al freddo e al rinforzo del vento un modesto calo della pressione al suolo e la disposizione ciclonica delle isobare favorirà qualche debole spunto nevoso nelle zone soggette a stau orografico, cioè dove andrà maggiormente ad accumularsi l’umidità: quindi fascia montana e pedemontana piemontese e lombarda, Appennino emiliano, prealpi venete, Appennino ligure, basso Trentino.

In Adriatico non si esclude qualche spruzzatina di neve tra Marche, Abruzzo e Molise, specie nelle zone interne appenniniche. Maggiori contrasti termici potranno attivare nuclei temporaleschi sul Mar Tirreno ma al largo e qualche rovescio sulla Sicilia orientale, qui però a sfondo piovoso.

Un secondo e più intenso vortice freddo dovrebbe inserirsi da est tra il 28 ed il 29 con conseguenze tutte da verificare ma che potrebbero dapprima portare il freddo per tutti e la neve sull’Adriatico e al sud.

In questi casi però con masse d’aria così gelide è abbastanza probabile che subentri rapidamente una profonda modifica barica anche sul centro Europa con prospettive perturbate e forse nevose per molte zone del nostro Paese.
Autore : Alessio Grosso