00:00 19 Novembre 2014

Neve dopo il foehn? E’ successo spesso

Pubblichiamo allora uno stralcio del reportage sul "clima di Milano" pubblicato tempo fa anche su MeteoItalia, a cura di Alessio Grosso, per capire come possa essere possibile il verificarsi del "bianco fenomeno".

Un caso di neve in pianura con un fronte da NW susseguente ad un episodio favonico si è avuto ad esempio il 30 novembre del 1996. Ecco comunque la dinamica generale raccontata in modo semplice e diretto.
Il Foehn accompagna talora il passaggio dei primi fronti invernali da NW con ampie schiarite e vento tiepido dai quadranti settentrionali.

Questi episodi favonici si sono ripetuti con sempre maggiore frequenza e persistenza negli anni 90, raggiungendo punte di velocità anche ragguardevoli.

Al termine della fase il vento cessa, l’aria rimane secca, ma una notte serena, meglio ancora se con gelate, prepara l’evento nevose. La disposizione delle correnti da SW dopo un fase favonica infatti, prelude ad un peggioramento anche nevoso se l’aria precedentemente affluita aveva origine polare o artica e comunque molto secca a tutte le quote.

La secchezza favorisce poi un gradiente termico davvero interessante: cioé la temperatura ogni 100 metri perde un grado e l’aumento della temperatura determinato dall’afflusso umido e più mite da SW non si verifica affatto. Anzi, fino alla saturazione di tutti gli strati d’aria si ha ancora raffreddamento per evaporazione.

E’ questo è il secondo caso di "intervento esterno" nel bacino padano occidentale, (oltre a quello già citato dell’irruzione fredda orientale), in grado di portare neve fino in pianura, sia pure per poche ore, cioè sino al passaggio frontale.

E’ sicuramente un evento possibile, affidato dunque e lo ripetiamo alla capacità dell’aria fredda molto secca di assorbire, raffreddare e far in parte evaporare, almeno inizialmente, l’aria mite e umida che viene sovrapponendosi.

La precipitazione inizia quindi spesso già sottoforma di neve, o di neve mista a pioggia al piano, poi cambia in neve, infine termina generalmente con un po’ di  pioggia.

Autore : Alessio Grosso