00:00 1 Febbraio 2013

Neve a Roma o a Milano e Torino entro la fine della prima decade di febbraio?

Possibilità al vaglio.

L’aria fredda in arrivo sull’Italia da nord tra mercoledì 6 e venerdì 8 febbraio, potrebbe preparare il terreno ad eventi nevosi di una certa rilevanza tra il 9 e il 12 febbraio, in virtù del possibile inserimento di una saccatura un po’ più ad ovest, in grado di generare una depressione al suolo tra Golfo ligure e Tirreno centrale.

In questo modo sull’aria fredda precedentemente affluita, scorrerebbe aria umida in grado di generare precipitazioni nevose a bassa quota e abbastanza facilmente anche in pianura. In febbraio infatti il mare è più freddo e i richiami da sud risultano meno miti.

Di conseguenza, dalla posizione del minimo, dipendono le eventuali cadute di neve su questa o quella località. Per ora solo il modello inglese e quello canadese paventano questa possibilità nelle loro corse ufficiali, mentre l’americano esita e solo nelle corse alternative propone situazioni depressionarie sul Mediterraneo centrale per quel periodo.

L’esperienza insegna che il modello americano "legge" spesso i minimi depressionari solo a pochi giorni dall’evento, ma l’esitazione potrebbe essere interpretata anche come l’intuizione di una nuova accelerazione del getto che inibirebbe la ciclogenesi e dunque negherebbe le nevicate.

In ogni caso noi vi postiamo entrambe le ipotesi, che si scorgono dalle corse alternative del modello americano: la prima contempla la neve su Roma, la seconda su tutto il nord-ovest, comprese probabilmente Torino, Milano e Genova, ma non esclusa in divenire anche su Firenze. 

Autore : Alessio Grosso