00:00 6 Febbraio 2006

Nei prossimi giorni l’Italia ai margini delle situazioni perturbate

I tentativi del maltempo ci saranno, ma l'alta pressione ad ovest dell'Italia farà buona guardia e impedirà un coinvolgimento diretto della nostra Penisola.

Alta pressione ad ovest dell’Italia troppo forte! Troppo forte nei confronti delle perturbazioni nord-atlantiche, che non riusciranno ad entrare franche sul Bacino del Mediterraneo. Troppo forte anche nei confronti del gelo russo, che rimarrà abbastanza distante dai nostri confini, anche se non troppo.

In sostanza, l’alta pressione delle Azzorre preferirà allargarsi placidamente verso il Bacino occidentale del Mediterraneo piuttosto che slanciarsi verso nord in direzione della Scandinavia. Così facendo non si verranno a creare quelle situazioni bariche in grado di spedire i nuclei gelidi e il freddo verso di noi.

Dopo la passata fredda di queste ore, le correnti alle quote superiori tenderanno difatti a disporsi da nord-ovest. Di norma la nostra Penisola non vede mai grossi peggioramenti con correnti di questo tipo. Addirittura il nord Italia risulta in parte protetto dalla catena alpina, che funge da vero e proprio baluardo per i corpi nuvolosi.

Un primo fronte attraverserà la nostra Penisola tra mercoledì e giovedì. Le correnti in quota non proporranno cavi d’onda significativi o minimi secondari. Tutto ciò sarà indice di fenomeni sporadici e passeggeri, che interesseranno soprattutto le nostre regioni centro-meridionali e parte della Liguria.

Al passaggio del fronte in questione, le temperature tenderanno a diminuire, ma non si tratterà di una diminuzione marcata. Addirittura al nord i venti di caduta dalle Alpi, che potrebbero fare la loro comparsa giovedì, invalideranno in una prima fase il calo termico sopra citato, che diverrà una realtà solo ad evento ultimato.

A seguire un nuovo debole fronte potrebbe lambire le Alpi nel corso del prossimo fine settimana. Anche in questo caso la nostra Penisola rimarrà ai margini e riceverà solo un aumento delle nubi e locali e deboli piogge specie sulle regioni tirreniche.
Autore : Paolo Bonino