00:00 1 Dicembre 2017

NEBBIA CONGELANTESI: quando e DOVE potrebbe manifestarsi questo fenomeno la prossima settimana?

Nel momento in cui l'aria fredda artica smetterà di affluire sul Mediterraneo, quest'ultima si troverà costretta a sedimentare negli strati prossimi al suolo da un rinforzo temporaneo dell'alta pressione sul nostro territorio. Ecco quindi le inversioni termiche accompagnate da valori negativi e probabilmente dalla NEBBIA con temperature sotto lo zero. Quali conseguenze porterà nei settori esposti?

Come degna conclusione di una lunga fase di instabilità artica, con l’inizio della prossima settimana un provvidenziale anticiclone penserà a riportare un po’ di quiete sul Mediterraneo e sull’Europa centrale, conducendo il nostro Paese ad una fase di relativa stabilità che si manifesterà attraverso un aumento delle temperature in quota e di conseguenza la soppressione dei moti ascendenti che stanno alla base della formazione delle nubi. Questo processo porterà alla sedimentazione del freddo negli strati prossimi al suolo, laddove la particolare morfologia della Valpadana potrà consentire il verificarsi delle inversioni termiche su vaste porzioni di territorio.

Nella sua genesi, il fenomeno è agevolato dalle corte giornate di inverno, allorchè il sole, essendo molto basso sulla linea dell’orizzonte, non dispone della forza necessaria a rompere le inversioni neppure durante le ore centrali del giorno, senza quindi riuscire a dissolvere le nebbie. Affinchè la nebbia possa arrivare a congelare sugli oggetti e quindi dare luogo al fenomeno conosciuto ma poco diffuso della nebbia congelantesi, la sua temperatura deve essere negativa ed in tal modo le minuscole goccioline di acqua sopraffusa che costituiscono la nebbia, possono brinare sul suolo (specialmente gli oggetti sopraelevati), dando luogo a magnifici paesaggi raggelati. 

Affinchè il fenomeno possa verificarsi, sono quindi necessarie condizioni di alta pressione ma senza che in quota vi siano temperature troppo elevate. E’ inoltre necessario avere un esubero di freddo lasciato in eredità da situazioni pregresse di maltempo invernale.

Quando potranno manifestarsi queste condizioni sul nostro Paese? 

Nell’ambito della Pianura Padana, come anticipato, vi sarà un periodo di relativa stabilità imposta dall’espansione di una figura anticiclonica sull’Europa centrale. La parte più calda di questo anticiclone resterà però confinata all’oceano Atlantico, senza raggiungere il nostro continente. Le temperature sul nostro Paese saranno soggette ad una modesta risalita; sul piano isobarico di 850hpa (circa 1500 metri) riusciranno a mantenersi sul filo degli 0°C. Su questo ambiente predisponente troveranno dimora nebbie anche tenaci che popoleranno la Valpadana tra la sera di lunedì 4 dicembre sino a giovedì 7. Le temperature all’interno della coltre nebbiosa saranno probabilmente negative e questo favorirà la condensazione della nebbia in minuscoli cristalli di ghiaccio sugli oggetti sopraelevati dal terreno. 

Il fenomeno dovrebbe poi concludersi da venerdì 8 dicembre in avanti, quando l’atmosfera potrebbe ritornare instabile e quindi dissolvendo le nebbie. 

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Autore : William Demasi