00:00 14 Febbraio 2006

Montagne olimpiche: poca neve prevista sino a venerdì, poi forse la svolta anche per Torino

Tra sabato e domenica possibile netto peggioramento.

La rotazione delle correnti a SSW in quota e da ESE al suolo, unito al rovesciamento dell’aria fredda dalle quote superiori e alle prime precipitazioni stagionali generate da nubi convettive, potranno aiutare le montagne piemontesi occidentali: val Susa, Chisone, Orco, Maira, Stura, Tanaro, Belbo e dunque anche le zone olimpiche a ricevere un po’ di neve proprio per la fase clou dell’evento.

Prima di allora sarà difficile che nei siti olimpici possa vedersi la neve. Certo comincerà una processione di nubi, si attiverà anche una sostenuta ventilazione occidentale ma non si vedranno fenomeni di rilievo, se non ai confini con la Francia e sulle cime più alte dei monti.

Purtroppo la corrente da ovest per il Piemonte occidentale e soprattutto per la Val Susa significano anche condizioni di Foehn che potrebbe disturbare il manto nevoso riscaldandolo. Infatti sono previsti aumenti termici repentini, seppur temporanei, tra mercoledì sera e giovedì allo sbocco delle valli.

La curvatura ciclonica che le correnti assumeranno da domenica invece fa ben sperare, con un minimo depressionario al suolo sul ligure la neve dovrebbe proprio arrivare, Torino compresa.
Autore : Alessio Grosso