00:00 11 Settembre 2007

Montagna SENZA AUTO: in alcuni casi situazioni drammatiche!

Mandiamo l'auto in vacanza, un progetto per respirare meglio.

L’Italia non ci sente.
In Svizzera, Austria, Germania il progetto GAST prevede una vacanza senz’auto nelle più pittoresche località turistiche montane.
Come si possono convincere i turisti a lasciare a casa l’auto in Italia?
Attualmente nove località svizzere si sono riunite in associazione e hanno imposto il blocco totale e definitivo del traffico.
Non si è scandalizzato nessuno.
Sono: Braunwald, Zermatt, Saas Fee, Wengen, Murren, Riederalp, Bettmeralp, Stoos, Rigi.
L’associazione si chiama GAST.
Un’altra associazione, che prende il nome di IAKF (gruppo interesse località turistiche senz’auto) è stata fondata in Baviera negli anni 90.
Il fine dell’associazione è di ridurre l’impatto ambientale prodotto dalle auto.

In Italia solo la Valle d’Aosta si è mossa in forma decisa con una legge regionale che consente ai comuni di imporre un pedaggio per l’utilizzo delle strade. Attualmente anche in Trentino-Alto Adige si sente sempre più spesso parlare della possibilità di un pedaggio per attraversare i passi alpini.

L’inquinamento da traffico veicolare forestiero incide moltissimo sulla qualità dell’aria dei grandi centri turistici. Abbiamo già affrontato il problema del sovraffollamento di alcune vallate in precedenti articoli.

Qui aggiungiamo alcuni dati:
-Cervinia presenta 5.000 seconde case contro le 850 abitate dagli autoctoni; nelle domeniche invernali e primaverili si arriva a 20.000 sciatori.
-Sulle Dolomiti si registrano 17 milioni di presenze turistiche annue, 51.000 seconde case, soprattutto in Trentino. La capacità giornaliera degli impianti sciistici è di 125.000 sciatori
-Sotto il Monte Bianco passano 2200 tir al giorno
-Val di Susa (oltre 25.000 seconde case, oltre l’80% delle abitazioni)
Autore : Report di Alessio Grosso