00:00 16 Agosto 2010

MONTAGNA: mille baite sono meglio di un palazzone di 10 piani

Molte zone delle Alpi umiliate da ecomostri dormitorio.

Si è cominciato al Sestriere, poi tra Piemonte e Lombardia, qualche volta anche in Valle d’Aosta è stato tutto un brulicare di casermoni indecenti che hanno deturpato la montagna, trasformata ad uso e consumo degli sciatori.

Mi si fa osservare che se si costruissero 1000 baite si sottrarrebbe troppo spazio al bosco, al territorio, rispondo che anche un casermone di 10 piani può avere le stesse caratterisriche della baita, così come appare in una della foto correlate a questo pezzo. Naturalmente scatta subito il paragone con il Trentino Alto Adige, dove a fianco (è vero) di qualche edificio non proprio integrato con l’ambiente, resistono decine e decine di splendide baite, alberghi in legno, masi trasformati in agriturismi, il tutto inserito in un contesto naturalistico eccezionale, in cui ogni spazio verde viene valorizzato, curato, amato.

Plan de Corones è uno degli impianti sciistici alpini più all’avanguardia e più conosciuto sulle Alpi orientali, raggiunto da milioni di persone durante la stagione invernale, eppure nè a Riscone, nè a San Vigilio di Marebbe, nè a Valdaora, sono nati quegli orribili palazzoni che ho visto a Salice d’Ulzio e in molte altre località piemontesi, peraltro ancora bellissime sotto il profilo ambientale. Il punto è un altro, mi fa ancora osservare un esperto del settore: mentre il Piemonte vive su un turismo essenzialmente invernale, le Dolomiti vantano un turismo annuale, un po’ come Roma.

Mi chiedo allora il perchè, visto che anche in Piemonte il fresco della montagna in estate è ricercatissimo. Non sono però solo le Dolomiti ad attirare turisti, segno che la montagna in Trentino Alto Adige è soprattutto un modus vivendi, pensiamo alla sperduta val di Fleres, alla Valle di Vizze, alla Valle di Anterselva, dove si pratica il fondo, ma anche alla Val Martello, alla Venosta, alla Val Senales: qui hanno capito che la gente ha bisogno di montagna, di verde, di aria pura, di tranquillità in ogni periodo dell’anno: così hanno recuperato la tradizione, tanto cara ai villeggianti, e l’hanno condivisa con il prossimo: ecco l’attesa per la discesa delle mandrie dall’alpeggio a settembre, il toergellen in autunno, la festa di primavera e una serie inesauribile di iniziative per l’estate.

L’Alto Adige è diventata così la nuova Toscana, una disney world della montagna di cui andare fieri con centinaia di km di piste ciclabili, divertimenti per tutti i gusti nel rispetto della montagna. Regione autonoma o no, c’è molto da imparare da questa terra partendo semplicemente da qui: la montagna non è solo sci!

Autore : ALESSIO GROSSO