00:00 7 Dicembre 2000

Molte facce per le stagioni di sempre….

Altalena climatica attraverso la storia

Cresce l’attesa per un inverno che molti meteoappassionati vorrebbero freddo e nevoso, ma la regola non esiste e di conseguenza, anche se ora fa più caldo del dovuto, non è detto che poi ci sarà un recupero, anche se buone probabilità ci sono.

Scorrendo negli annali del tempo che fu, ritroviamo un dicembre 1953 decisamente caldo, con una configurazione meteo prevalente simile a quella odierna, anzi più pronunciata. L’anticiclone russo era presente, ma oscillava gonfiandosi e sgonfiandosi in continuazione, le correnti sul Mediterraneo erano prevalentemente da sud con temperature miti su tutto il nostro paese.

Il confronto tra la bassa pressione atlantica e l’anticiclone russo continuò per tutto il mese, con temperature sempre discretamente elevate sopra l’Italia. Anche sulle pianure russe il freddo non era eccessivo, ma in quelle zone gradualmente il gelò si accentuò pian piano verso la fine del mese di dicembre, quando la struttura anticiclonica iniziò ad inviare folate gelide fin sull’Europa centrale e sul Nord Italia. Solo in quest’ultima fase l’alta pressione continentale era di tipo prettamente termico, ovvero non la si riscontrava alle quote superiori.

Fu così che da NNE giunse un impulso freddo in quota che si isolò e si approfondì sul Mediterraneo nei primi giorni di gennaio 1954 (con la 500 hPa sotto i 5180 mt per più giorni sul Tirreno!). Con questa situazione in quota e le correnti orientali, ci furono copiose nevicate sulla Pianura Padana per alcuni giorni. Il dato ufficiale di Cremona riporta per quell’episodio, 133 cm di neve, la singola nevicata più abbondante di tutto il ‘900.

Molti vorrebbero un futuro simile a quello appena descritto, ma sappiamo che le cose andranno diversamente, e vista l’eccezionalità dell’evento, è difficile che si riproponga con tanta intensità.

La statistica ci dice che in qualsiasi momento possiamo avere delle eccezioni, ma una di queste è appena avvenuta al Nord, e si tratta di un periodo piovoso di molto superiore alla norma. Ora la tendenza può essere stazionaria, perché l’atlantico continua ad essere molto attivo, ma prima o poi interverrà un cambiamento, e sarà allora che vedremo se questo si dirigerà verso i binari della “tranquillità” vicina alle medie stagionali, oppure se andremo verso un altro periodo da considerarsi nuovamente “eccezionale”.

In ogni caso la meteorologia ha visto da sempre periodi “normali” ed altri “eccezionali”, anzi per essere più precisi esistono periodi “tranquilli” ed altri “movimentati”, che insieme, originano le medie stagionali che noi conosciamo. L’unica speranza plausibile è quella di vedere presto una fase fredda che possa portare neve anche alle quote inferiori, ma siamo sempre nel campo della statistica, delle medie, delle probabilità, ma nessuna certezza…. ma forse il bello è proprio qui.
Autore : Luca Ronca