00:00 4 Gennaio 2017

MODELLO EUROPEO: uno sguardo al tempo previsto dopo l’Epifania

Quali novità si prospettano una volta superata la festività dell'Epifania? Cerchiamo di fare un po' di chiarezza.

Situazione attuale: giornata interlocutoria caratterizzata da una nuova, generale ripresa delle temperature che si è fatta sentire soprattutto al nord, laddove abbiamo ritrovato valori termici particolarmente miti anche in quota. Addensamenti di nubi basse hanno interessato alcuni tratti della costa tirrenica, alle quote superiori abbiamo avuto addensamenti di nubi cirriformi mentre nubi più dense hanno interessato le estreme regioni meridionali, associate qui a qualche residua precipitazione. Ventilazione debole meridionale. 

L’aria FREDDA irrompe sul nostro Paese: ecco cosa dobbiamo aspettarci dalle prossime ore.

Dalle prossime ore l’ingresso della nuova massa d’aria si manifesterà attraverso il rinforzo della ventilazione settentrionale che, nel corso della notte, soffierà con grande forza. Un ribasso deciso della temperatura si farà sentire nella giornata di domani, giovedì 5 gennaio, con fenomeni che interesseranno i versanti del medio/alto Adriatico per poi trasferirsi rapidamente sull’Italia meridionale, privilegiando sempre i versanti adriatici e jonici.

Venerdì 6 (Epifania) e sabato 7 saranno due giornate di grande freddo con nevicate sino in pianura concentrate sul medio e basso Adriatico. Instabilità anche sulla Sicilia settentrionale, secco sul resto del Paese.

Un addolcimento della temperatura si farà sentire a partire dai settori occidentali tra domenica 8 e lunedì 9 gennaio

Cosa possiamo dire sul tempo della seconda decade?

Ormai messo in evidenza da diversi aggiornamenti, l’arrivo di un impulso d’aria instabile nord-atlantica sull’Europa tra martedì 10 e mercoledì 11 gennaio. In questa sede potremo persino aspettarci la formazione di un minimo depressionario collocato in posizione decisamente più occidentale (Tirreno); quest’ultimo potrebbe portare nubi e precipitazioni questa volta indirizzate alla Sardegna ed alle regioni occidentali dello stivale (Toscana- Lazio – Campania), mentre al momento rimane ancora estremamente incerto il ruolo recitato nelle regioni settentrionali che potrebbero esserne interessate solo marginalmente (da confermare).

Addentrandoci infine nel cuore della seconda decade, questa sera la previsione del modello europeo continua a confermare la persistenza dell’anticiclone delle Azzorre "di sponda" sull’Europa occidentale, mentre la Penisola Scandinava, la Mitteleurope e l’area balcanica  ricadrebbero sotto l’influenza di una circolazione d’aria fredda nord-atlantica foriera di molta instabilità.

Il nostro Paese come sovente accade è in una posizione "borderline", letteralmente al confine tra queste due grandi circolazioni atmosferiche con un tipo di tempo mutevole e dinamico ma senza grossi episodi di freddo. (da confermare) 

Seguite gli aggiornamenti.  
 

Autore : William Demasi