00:00 23 Dicembre 2016

MODELLO EUROPEO: un cambiamento della circolazione con l’arrivo del nuovo anno?

L'aggiornamento mattutino del modello europeo ECMWF CONFERMA un possibile cambiamento del tempo nella prima decade di gennaio 2017. Le probabilità di successo restano però ancora basse ed abbiamo ancora bisogno di una certa cautela.

Negli articoli relativi alla serata di ieri, avevamo paventato un cambiamento del tempo in chiave invernale nel corso della prima decade di gennaio. Dettagli nell’articolo: https://www.meteolive.it/news/In-primo-piano/2/ultimissime-della-sera-l-anticiclone-sino-a-capodanno-poi-/57820/. Uno schema già visto e rivisto che porterebbe dapprima una attenuazione del flusso di correnti occidentali sull’Europa, poi gradualmente l’instaurarsi di un’onda cosiddetta di"Rossby" e pertanto al rinforzo di una zona di alta pressione distesa lungo i meridiani dell’oceano Atlantico.

Tale evoluzione porterebbe inevitabilmente ad uno scivolamento delle masse d’aria più fredde ed instabili legate al Vortice Polare proprio in direzione dell’Europa, laddove il flusso di correnti nei primissimi giorni di gennaio potrebbe divenire di tipo settentrionale. Tale dinamica molto frequente in inverno, sarebbe quindi conseguenza diretta di una ripresa dei flussi di calore verso le latitudini polari, andando in tal modo a creare un’azione di disturbo foriera di un cambiamento rivolto alle medie latitudini d’Europa. 

Rischi e potenzialità. 

La lunga distanza previsionale rende questo evento estremamente incerto. Ad una elevazione dell’anticiclone lungo il senso dei meridiani, potrebbe quindi NON corrispondere un cambiamento del tempo altrettanto efficace per l’Europa centrale e quindi anche per l’Italia. Non dimentichiamoci infatti come la parte centrale e soprattutto occidentale del nostro continente rimanga soggetta ai capricci dell’alta pressione che, per una ragione puramente "geografica" interessa con maggiore frequenza i nostri settori rispetto alle aree più orientali. Tutto questo disegno pronosticato a lungo termine dai modelli può quindi concludersi in un nulla di fatto.

Sulle potenzialità di un tale disegno la risposta è semplice; qualora il blocking sull’oceano Atlantico dovesse persistere per un lungo periodo, una serie di affondi freddi ed instabili potrebbero conquistare anche il Mediterraneo e l’Italia, con effetti tutti da valutare. 

Uno sguardo alla previsione del modello americano su questo articolo: https://www.meteolive.it/news/In-primo-piano/2/modello-americano-scoppiettante-per-l-inizio-dell-anno-controlliamo-l-affidabilita-/57829/

Autore : William Demasi