00:00 17 Gennaio 2019

MODELLO EUROPEO: l’acuto dell’inverno sull’Europa in terza decade

Confermato l'esordio di una circolazione fredda ed instabile sull'Europa nella terza decade di gennaio. Vengono tracciate le prime linee guida su quello che potrebbe essere il comportamento di una massa d'aria molto fredda artico continentale nell'ultima settimana del mese.

La terza decade di gennaio sotto condizioni di tempo instabile su gran parte d’Europa. Le correnti occidentali abbandonano gradualmente la scena ed al loro posto troveremo la ripresa di una circolazione spiccatamente meridiana, frutto di un Vortice Polare che tenderà ad indebolirsi. A livello sinottico nei prossimi giorni è previsto un primo, modesto raffreddamento della temperatura portato da una circolazione depressionaria ad ampio respiro, nella quale troveremo anche dell’aria artica prelevata dalla Penisola Scandinava che in questi giorni sta sperimentando un raffreddamento piuttosto importante delle temperature. 

Nel fine settimana è atteso un raffreddamento moderato della temperatura più sensibile sulle regioni settentrionali. Un raffreddamento che su queste regioni potrebbe preparare il terreno all’arrivo della neve a bassa quota tra martedì 22 e mercoledì 23 gennaio. Entro tale data troveremo infatti un impulso instabile nord Atlantico che riuscirà a raggiungere il Mediterraneo centro-occidentale, dando luogo ad una fase importante di maltempo sull’Italia. Ad esserne interessati potrebbero essere un po’ tutte le regioni ma al nord si consumerebbero senza dubbio le maggiori chances di neve a bassa quota. 

Nel lungo termine il modello europeo ipotizza un vero e proprio movimento antizonale con trasporto di una massa d’aria molto fredda artico continentale nel cuore dell’Europa. Le probabilità di successo di una tale previsione appaiono in aumento, anche se al momento è ancora impossibile stabilire con precisione quale settore d’Europa potrebbe essere coinvolto maggiormente. L’ipotesi più probabile vedrebbe questa irruzione d’aria fredda scivolare a nord delle Alpi, interessando soprattutto i paesi della Mitteleurope e marginalmente lo stivale italiano (regioni del nord). Nei prossimi giorni sapremo indicare una linea di tendenza più precisa. 

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Autore : William Demasi