00:00 9 Maggio 2016

MODELLO EUROPEO: il vero anticiclone ancora lontano dall’Italia

L'instabilità ancora protagonista del tempo atmosferico previsto sul nostro Paese superata la prima metà di maggio; colpite soprattutto le regioni settentrionali.

Nei prossimi giorni il nostro stivale italiano verrà interessato da una circolazione piuttosto complessa di bassa pressione che distribuirà annuvolamenti ed instabilità su diverse delle nostre regioni italiane. Questa fase di instabilità rappresentà un po’ il punto di partenza per arrivare a comprendere anche quella che sarà (o che potrebbe essere) la circolazione atmosferica prevista in un periodo successivo; stiamo pertanto riferendoci alla seconda metà del mese, un periodo che potrebbe ancora essere marcato dall’instabilità, presente soprattutto sulle regioni centrali e settentrionali ma in realtà possibile un po’ ovunque.

In ambito europeo sembrano infatti esserci due fattori in grado di potersi rinnovare senza troppe difficoltà anche per il periodo preso in esame; i settori centrali d’Europa e di Mediterraneo, potrebbero infatti venire a trovarsi lungo il corridoio del famigerato "lato discendente" della meridianizzazione, cioè quella zona d’Europa dove le correnti avrebbero un moto di provenienza preferenziale da nord o da nord-ovest, rendendo di fatto ancora molto attiva l’influenza fresca ed instabile portata dalle correnti fredde di origine settentrionale oceanica oppure addirittura di origine artica.

Proprio la persistenza di una circolazione definibile "meridiana", nella quale sarebbero quindi gli scambi di calore nord-sud a governare la scena, potrebbe in più di un’occasione essere agevolata la formazione di aree d’alta pressione in sede scandinava o comunque collocate in posizione anomala sui settori settentrionali dell’oceano Atlantico e dell’Europa.

Queste "bolle" di calore isolate su latitudini così insolite, altro non sarebbero che la conseguenza di una circolazione interamente svolta lungo i binari della meridianizzazione, nella quale troverebbero scarsa espressione le dinamiche "classiche" di natura zonale, portate quindi da una circolazione di tipo occidentale che latita sul nostro continente almeno dalla fine dell’inverno.

In definitiva, le prospettive sono ancora quelle di tempo INSTABILE, con episodi temporaleschi e tempo incerto soprattutto sulle regioni settentrionali ed in parte anche quelle centrali. I settori di basso Mediterraneo sarebbero le uniche aree d’Europa che potrebbero essere interessate dalla propaggine più settentrionale della fascia anticiclonica subtropicale, una "cintura" di tempo caldo e stabile che al momento non ha alcuna intenzione di risalire sino a latitudini più elevate. 

Conferme o smentite nei prossimi aggiornamenti. 

Autore : William Demasi