00:00 16 Gennaio 2019

MODELLO EUROPEO: grandi tumulti atmosferici nell’ultima settimana di gennaio

Importanti novità sull'inverno nella terza decade di gennaio. Il freddo potrebbe ritornare protagonista su molte regioni d'Europa, incerto il destino del Mediterraneo.

La stagione invernale è ormai matura, il Vortice Polare raggiunge la propria fase di massimo raffreddamento ed anche sull’Europa cresceranno le probabilità di un raffreddamento importante. Perchè tutto questo possa verificarsi, occorre avere alcuni tasselli al loro posto; il Vortice polare non deve essere troppo compatto perchè altrimenti vi sarebbe una prevalenza di venti occidentali sull’Europa, il contributo offerto dalla stratosfera polare può altresì risultare determinante nel facilitare la creazione di certi disegni che altrimenti sarebbero più difficili da vedere col solo ausilio della troposfera. 

Il run di questa mattina del modello europeo aveva mandato nel panico gli amanti dell’inverno e della neve, questa sera il nuovo aggiornamento rimette almeno in parte le cose a posto, ed inoltre ipotizza nuovi, interessanti movimenti sinottici anche nel lungo termine. 

Procedendo con ordine, il nuovo aggiornamento ritorna a dare importanza al passaggio perturbato previsto tra martedì 22 e giovedì 24 gennaio. Ancora estremamente incerta la posizione del minimo ciclonico che andrà a svilupparsi sul Mediterraneo, anche se appare abbastanza probabile un coinvolgimento delle regioni centrali e meridionali, mentre risulta ancora rischioso il destino delle regioni settentrionali, dove però vengono previsti i valori più intensi di freddo che potrebbero garantire delle nevicate a bassa quota. 

Nel lungo periodo l’anticiclone sull’oceano Atlantico tenderebbe ad allungarsi lungo i meridiani, dapprima conquistando l’Islanda, poi ripiegando verso la Penisola Scandinava. A quel punto, aria molto fredda di origine artico-continentale avrebbe libero accesso verso l’Europa, dando il via ad una fase invernale assai vigorosa e con possibili importanti risvolti anche sul tempo previsto in ambito nazionale. 

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Autore : William Demasi