00:00 16 Dicembre 2018

MODELLO EUROPEO: appare e scompare l’anticiclone russo-siberiano sull’Europa dell’est

Uno sguardo alla complicata situazione atmosferica prevista in Europa nel prossimo futuro: la soluzione ancora nulla affatto scontata.

Nel prossimo futuro dovremo aspettarci quasi sicuramente un rialzo generale delle temperature sull’Europa centrale ed occidentale, causato da una circolazione oceanica. Tale situazione poggia radici in un temporaneo incremento nella velocità dei venti occidentali che trasportano verso il Mediterraneo, masse d’aria molto miti. Tale circolazione è inserita in un contesto piuttosto ondulato che favorirà anche nel futuro l’arrivo di alcune perturbazioni. Una nuova perturbazione viene prevista dal modello europeo tra mercoledì e venerdì prossimo, con effetti più decisi sul tempo previsto al nord (dove potrebbe ancora cadere neve a bassa quota) e lungo i versanti tirrenici, dove però risulterà prevalente la circolazione umida e molto mite occidentale, con quota neve molto elevata. 

A medio ed a lungo termine la sinottica su ampia scala europea rimane ancora poco chiara; se è vero che nell’ambito del Mediterraneo centrale, appare probabile una fase di mitezza con temperature elevate soprattutto a cavallo tra il prossimo weekend e l’inizio della settimana successiva, è altrettanto vero che sui paesi dell’est Europa e sulla Russia, la resistenza imposta dall’aria fredda nei confronti dei venti occidentali, potrebbe avere la meglio. Il serbatoio gelido resterebbe fermo li al suo posto, ricevendo addirittura dei nuovi contributi dal Vortice Polare che farebbero crollare la colonnina di mercurio su valori ancor più bassi. 

Di tutt’altra natura le condizioni atmosferiche previste sul Mediterraneo, preludio ad una festività natalizia che, come nella migliore delle tradizioni, potrebbe ancora trascorrere sotto temperature miti. Nel frattempo restano comunque da seguire con attenzione le manovre dell’aria fredda ancorata appena più ad est. 

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Autore : William Demasi