00:00 7 Gennaio 2019

MODELLO EUROPEO: anticiclone ancora protagonista delle latitudini meridionali europee

Poche le chances di inverno almeno sino alla prima metà di gennaio; vediamo perchè.

La circolazione atmosferica nel prossimo futuro, contrariamente rispetto a quanto ci si aspettava in un primo momento, non subirà alcun scossone significativo. Nonostante i proclami delle settimane scorse, resterà infatti ben saldo alle proprie redini di comando, un forte anticiclone sull’Europa occidentale. Esso svolgerà ancora un ruolo molto importante nel plasmare le condizioni atmosferiche previste sul nostro Paese almeno sino alla prima metà di gennaio, ma probabilmente anche oltre, regalando al nostro mese di gennaio, una parvenza invernale che su alcune regioni di inverno avrà ben poco.

Con questo tipo di situazione a fare il pieno della neve potrebbe essere la dorsale alpina che già in questi giorni deve fronteggiare una vera e propria emergenza; porta con sè ‘la firma’ di una corrente a getto nord-occidentale che veicola nel suo grembo correnti umide ed instabili associate a forti nevicate sui versanti esteri delle Alpi.

Sui nostri versanti tali correnti sono tipicamente associate a condizioni di tempo più mite e soprattutto più stabile al nord e lungo i versanti del medio ed alto Tirreno, mentre l’instabilità tende a premiare con maggiore facilità il Mezzogiorno e le regioni del versante adriatico. Tra giovedì e sabato prossimo, in occasione del secondo impulso di aria artica previsto sul Mediterraneo, nuove precipitazioni a carattere nevoso potranno ancora interessare le regioni del centro e del sud, questa volta più diffuse anche al lato tirrenico ed alla Sardegna. Più freddo ma secco al nord.

Comunque una parentesi di freddo meno intenso rispetto alla scorsa settimana, anch’esso destinato a chiudersi nell’arco di un paio di giorni per lasciare il posto ad una circolazione nuovamente più mite che ci terrà compagnia sino alla prima metà di gennaio.

Il seguito appare ancora tutto da decidere. Seguite le news su meteolive.it

Autore : William Demasi