00:00 9 Gennaio 2017

Modello CANADESE e modello AMERICANO (run di controllo): quando L’INVERNO fa sul serio…

Prospettive davvero interessanti per i prossimi giorni in Italia. Ecco una breve analisi...

…che questo inverno sia nettamente diverso rispetto a quello dell’anno scorso lo si era capito fin dall’inizio.

Il meridione e parte del centro hanno già fatto incetta di neve con molti disagi per persone e cose.

Il settentrione invece aspetta che i bianchi fiocchi si decidano a cadere da un cielo ancora poco propenso a questo fenomeno; tanto gelo, tanto ghiaccio, ma di neve nemmeno l’ombra.

Molte carte oggi disponibili mostrano una probabile estensione del maltempo nevoso anche su zone che fino ad ora non hanno ricevuto apporti bianchi.

Si tratta per ora solo di ipotesi che andranno vagliate con i prossimi run; tuttavia l’evento non è assolutamente da scartare a priori.

La prima mappa mostra la depressione fredda in azione sull’Italia nella giornata di lunedì 16 gennaio. Si tratta del modello canadese. Con questa situazione, la neve si farebbe vedere su molte zone del centro-nord a quote di pianura o molto basse. Il tutto sarebbe accompagnato da vento e freddo.

Da notare l’alta pressione disposta a ponte sull’Europa occidentale e settentrionale, un baluardo insormontabile per le correnti miti occidentali.

Entrando nella galassia del modello americano e tralasciando il run ufficiale che oggi è poco interessante, puntiamo lo sguardo sul suo cugino più stretto, ovvero il run di controllo.

La giornata presa come campione è sempre la stessa, ovvero lunedì 16 gennaio.

Rispetto al modello canadese, la depressione viene posizionata più ad est. Con questa situazione il freddo arriverebbe su tutta l’Italia, mentre le nevicate sarebbero ancora una volta di competenza del versante adriatico e del meridione.

Interessante soprattutto l’ipotesi che il medesimo run fiuta per la terza decade del mese: alta pressione sull’Europa centro-settentrionale e correnti da est sull’Italia con probabile interazione atlantica successiva. Se questa tesi fosse confermata, l’Italia vivrebbe un lungo periodo freddo e nevoso, questa volta soprattutto al nord…

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Autore : Paolo Bonino