00:00 16 Ottobre 2018

MODELLO AMERICANO: uno sguardo al presente per capire il futuro

Aria più fredda ed instabile di origine settentrionale europea potrebbe determinare un cambiamento delle condizioni atmosferiche anche sull'Italia nel prossimo futuro. Nel frattempo prepariamoci però al nuovo maltempo previsto nelle prossime ore sulle regioni del sud ed il nuovo anticiclone del weekend.

In questi giorni l’Europa deve fare i conti con una circolazione di blocco che sta portando conseguenze dannose su diversi settori del nostro continente. Violente precipitazioni interessano in queste ultime ore soprattutto le coste della Spagna e della Francia. Episodi di pesante maltempo hanno recato ben 10 morti nella regione di Carcassonne a causa della piena del fiume Aude ma nuovi, forti temporali sono previsti adesso sulle regioni dell’Italia meridionale, ove si attendono condizioni di maltempo almeno sino al prossimo fine settimana.

Responsabile di tutto questo, una circolazione che non riesce a proporre perturbazioni organizzate; lo sprofondamento delle figure depressionarie sin verso il continente nord-africano e con esse il contributo importante d’aria calda ed umida portato dalle calde acque del Mediterraneo ci mette del suo, amplificando i fenomeni sulle regioni meridionali europee.

A rendere questa situazione ancor più pericolosa, la presenza del blocco anticiclonico sui balcani che impedisce l’evoluzione dei corpi nuvolosi verso oriente. Le tempeste tropicali che hanno fatto breccia sul nostro territorio attraverso il Portogallo, hanno anch’esse contribuito a creare questa pericolosa situazione di grande pioggia per alcuni localizzati settori ma nel contempo agevolando il proseguimento di un trend estremamente avaro di pioggia per altre regioni quali il nostro settentrione d’Italia. 

Nei prossimi giorni le pedine dell’atmosfera subiranno una variazione abbastanza sostanziale ma che a livello italiano porteranno ben poche conseguenze sul quadro generale delle precipitazioni che saranno ancora scarse al nord, probabilmente sino alla fine di ottobre, mentre saranno ben più frequenti al centro-sud.

La vera novità di rilievo sarebbe il raffreddamento delle temperature previsto dai modelli a scala globale sulla Penisola Scandinava e sui settori est europei. Raffreddamento che entro mercoledì 24 potrebbe estendersi anche ad una parte del nostro Paese. 

La conclusione di ottobre potrebbe essere riservata ancora alla predominanza di una circolazione di tipo settentrionale con l’anticiclone oceanico a fare da spalla sull’Europa occidentale. 

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Autore : William Demasi