00:00 28 Ottobre 2014

Modello americano: occhi puntati su lunedì 3 e martedì 4 novembre

a seguito di alcune giornate atmosfericamente "tranquille", con l'arrivo delle prime giornate di novembre pare preannunciarsi un nuovo peggioramento del tempo diretto allo stivale italiano. Da valutare con attenzione la possibilità d'avere nuovi, importanti contributi precipitativi su alcuni settori delle regioni settentrionali. Vediamo nel dettaglio.

Il periodo a cavallo tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, vedrà con tutta probabilità la persistenza dell’attuale situazione barica a livello italiano ed europeo. Uno standard atmosferico che contempla la presenza di una modesta circolazione d’aria più fresca di origine orientale. Questa massa d’aria determinerà ancora locali episodi di instabilità per gran parte della settimana corrente. L’instabilità talvolta associata a manifestazioni temporalesche, si concentrerà soprattutto lungo i settori orientali dello stivale, nonchè le regioni di mezzogiorno. Al settentrione il tempo risulterà generalmente più soleggiato ad eccezione dei settori occidentali della Valpadana, laddove la residua ventilazione orientale potrà accumulare ancora un po’ di nuvolosità.

Col passare dei giorni, riferendoci quindi sul finire della settimana corrente, il rinforzo dell’alta pressione sui settori occidentali europei, coinvolgerà gradualmente il nostro Paese ad iniziare dalle aree più occidentali. Le primissime giornate di novembre (sabato 1 – domenica 2) si preannunciano quindi tranquille e soleggiate, con la tendenza ad un miglioramento del tempo che si farà strada anche sulle regioni meridionali. In questo frangente le temperature sono previste in moderato aumento un po’ ovunque, una ripresa che sarà oltremodo favorita dal rinforzo dell’alta pressione sull’Italia. 

Questo anticiclone funzionerà un po’ come spartiacque tra la vecchia circolazione orientale che ci abbandonerà, e quella meridionale che invece promette di portare nuvolosità e maltempo sullo stivale a partire da lunedì 3 novembre in avanti
.

L’arrivo di questa nuova depressione troverà risposta della discesa di una massa d’aria più fredda d’estrazione polare marittima sin verso i settori occidentali dell’Europa. Da questa posizione l’aria fresca, contrastando con quella assai più tiepida presente sul Mediterraneo, agevolerà la formazione di una circolazione ciclonica centrata col proprio perno sui settori centro-occidentali del Mediterraneo.

Da questa posizione un fitto letto di correnti meridionali potrebbe investire con particolare irruenza le nostre regioni settentrionali, creando i presupposti per una nuova ondata di maltempo. Al momento è ancora prematuro sbilanciarsi sull’effettiva localizzazione delle precipitazioni, infatti risulta ancora incerta quella che sarà la posizione finale assunta dalla depressione nei confronti del suolo italiano, un dettaglio non trascurabile che andrà inevitabilmente influenzando la distribuzione delle precipitazioni.
 

Autore : William Demasi