00:00 6 Ottobre 2017

MODELLO AMERICANO: l’anticiclone sempre in sella, intanto procede il raffreddamento alle alte latitudini

Poche le novità sul tempo previsto nei prossimi giorni sul Mediterraneo; ancora L'ANTICICLONE grande protagonista della scena. Uno sguardo anche ai movimenti previsti in ambito polare.

Non vi è molto da dire oltre quello che già è stato detto sull’evoluzione del tempo relativa alla seconda decade di ottobre; fatto salvo improbabili stravolgimenti, quest’ultima trascorrerà sotto la protezione di una figura altopressoria che sarà il risultato più tangibile di un ricompattamento del Vortice Polare che quest’anno si verifica già nel mese di ottobre, rompendo un po’ un trend che negli ultimi anni ha visto posticipare sempre più in là nel tempo, quei processi di raffreddamento della colonna d’aria alle latitudini polari che si verificava nei mesi di novembre/dicembre.

Tornando a concentrare il nostro sguardo in ambito europeo, i prossimi giorni, come del resto è successo molto spesso nelle ultime stagioni, il pattern dominante porterà ad un rinforzo dell’attività depressionaria posta alle alte latitudini, un rinforzo che concederà ben poche ondulazioni della corrente a getto in grado di propagarsi verso l’Europa centrale, men che meno sul Mediterraneo. Il tipico pattern famigerato della NAO (North Atlantic Oscillation) di segno POSITIVO.

I settori europei meridionali ricadranno quindi sotto l’influenza di una circolazione d’aria stabile ed a lungo andare anche piuttosto mite. Fatto salvo la parentesi fresca ed instabile relativa al weekend (che avrà il merito di riportare la colonnina di mercurio su alcuni settori inferiore alla media stagionale), la circolazione relativa a questa prima metà del mese ma probabilmente anche oltre, offrirà ben pochi spunti di interesse riguardo una dinamicità che mancherà all’appello, restituendoci una mensilità di ottobre alquanto "soporifera".

Reali via di uscita a questa situazione i modelli non ne vedono, se non alle lunghe distanze. Per adesso non ci rimane che attendere e sperare nella ripresa di una circolazione più attiva, soprattutto per tutte quelle regioni che ancora adesso soffrono di una crisi idrica che si fa ogni settimana più pesante. 

Seguite gli aggiornamenti su meteolive.it

Autore : William Demasi