00:00 20 Gennaio 2017

MODELLO AMERICANO: gli scenari movimentati di fine gennaio

Una nuova, delicata condizione atmosferica verrà a crearsi sul nostro Paese nell'ultima settimana di gennaio; questa volta il colpo di scena potrebbe essere riservato alle regioni dell'Italia settentrionale. Vediamo nel dettaglio.

Nonostante tutto, continua e continuerà ad essere DISTURBATA la circolazione atmosferica prevista in Europa nell’ultima settimana di gennaio; esauriti gli effetti portati dalla figura depressionaria prevista sul Mediterraneo centrale tra domenica 22 e martedì 24 gennaio, ecco farsi strada una nuova pulsazione dell’alta pressione verso le lande nord-orientali d’Europa, laddove addirittura alcuni clusters ipotizzano la formazione di un pattern di scand positivo, cioè l’insediamento di una figura anticiclonica "autonoma" sulla Penisola Scandinava.

Tale ipotesi va a costituire un po’ il versante più estremo di un’evoluzione che porterà comunque alla formazione di un’intrusione di calore abbastanza forte da innescare come controrisposta, una imponente discesa d’aria GELIDA continentale sulla Russia, i paesi dell’est e l’area balcanica.

Acquista importanza il raffreddamento della temperatura intervenuto in questi giorni sull’estremo ovest Europa (Iberia), laddove verrà a crearsi un corridioio depressionario che potrebbe essere sfruttato successivamente, attraverso l’ingresso di una perturbazione oceanica direttamente al cuore del Mediterraneo. 

In tal modo potrebbero aprirsi per l’Italia scenari di tempo instabile invernale; nella fattispecie questi aggiornamenti mettono in risalto L’INTERAZIONE (ancora tutta da valutare) tra infiltrazioni d’aria fredda continentale ed il successivo sopraggiungere di una perturbazione oceanica che potrebbe regalare il goal della neve sulle regioni settentrionali tra venerdì 27 e sabato 28 gennaio. Sul resto d’Italia la temperatura tornerebbe ad essere più mite, sotto l’azione portata dai venti meridionali di Scirocco. 

Tale previsione necessita ovviamente di ulteriori conferme. 

Seguite i prossimi aggiornamenti. 

Autore : William Demasi