00:00 17 Agosto 2018

MODELLO AMERICANO: dove è finita la “Rottura stagionale”?

Drastica sterzata questa mattina del modello americano in merito alla presunta rottura stagionale che potrebbe verificarsi il giorno 25.

Ce lo aspettavamo! Il modello americano non si smentisce: segue un percorso per molti giorni e di punto in bianco arriva la "mazzata" che tutto distrugge, lasciando il previsore con un pugno di mosche in mano.

La distanza previsionale è impervia, si parla i 7-8 giorni, di conseguenza un comportamento del genere da parte dell’elaborato non è biasimabile.

Sta di fatto che la saccatura ricolma di aria fredda presente fino a ieri nel run ufficiale del modello di oltre oceano per il giorno 25, questa mattina sembra sparita nel nulla, sostituita da una modestissima ondulazione che farà il solletico all’alta pressione.

Cosa sta succedendo al modello americano? Per rispondere a questa domanda usiamo un diagramma ormai noto a tutti: gli spaghetti. Riassumono tutte le corse del modello americano, compresa ovviamente quella ufficiale.

La corsa ufficiale è rappresentata dalla linea verde. Le linee a metà grafico sono le temperature a 1500 metri di quota e la linea rossa è la media. I picchi che si notano più in basso sono invece le precipitazioni. Più i valori sono alti, più le piogge (o le nevicate) sono probabili e intense. I punto geografico di riferimento si colloca approssimativamente sulla città di Verona.

Cosa notiamo? E’ evidente che fino al giorno 23 agosto la previsione risulti attendibile in quanto la spaziatura tra i vari cluster è trascurabile.

I problemi nascono da venerdì 24 agosto in poi. Notate la progressiva apertura dei clusters termici, segno inequivocabile di una previsione molto complessa e non attendibile.

Per dare l’idea della difficoltà previsionale che sta incontrando il modello, analizziamo due clusters estremi. Se nel periodo in oggetto si verificasse l’ipotesi del cluster cerchiato in giallo, sulla verticale del nord-est si avrebbe a 1500 metri l’isoterma + 18°, ovvero da piena estate.

Qualora nello stesso lasso temporale si verificasse l’ipotesi del cluster cerchiato in blu, sulla verticale del nord-est aleggerebbe a 1500 metri l’isoterma + 6°, ovvero praticamente autunnale.

E’ palese che l’elaborato, in merito alla previsione dopo il giorno 24, vada avanti a tentativi, senza trovare ancora un filo conduttore logico. Aspettiamoci quindi altri ribaltoni nei prossimi giorni che saranno palesi in tutti i modelli…non solo in quello americano.

 

Autore : Paolo Bonino