00:00 15 Novembre 2016

MODELLI a CONFRONTO: prospettive per un inverno DIVERSO…

Buone prospettive in vista di un inverno diverso arrivano questa mattina da tutti i principali modelli...

Dopo una sequenza di inverni anonimi, il prossimo potrebbe dare maggiori spunti di interesse in campo meteorologico sul nostro Paese.

La strada è ancora lunga, tuttavia qualcosa sembra muoversi nella direzione di una stagione invernale diversa e non comandata dai soliti schemi circolatori.

Le mappe di oggi mostrano un blocco quasi completo delle correnti zonali (da ovest verso est) in Atlantico e sul Continente. Se venisse a mancare l’apporto mite dall’Oceano, le terre emerse si raffredderebbero forse più del dovuto, sotto l’egida di configurazioni meridiane o retrograde.

Pur trovandoci ad una distanza temporale impervia (oltre una settimana) il modello americano ed europeo risultano quasi sovrapponibili a medio-lungo termine.

La giornata presa come campione di riferimento per il nostro confronto è mercoledì 23 novembre.

Volendo ulteriormente sottilizzare, anche il modello canadese mostra lo stesso tipo di configurazione e alla stessa distanza temporale; beh, se due indizi fanno una prova, tre fanno quasi una certezza, anche se bisognerà stare attenti a possibili colpi di scena (nell’uno e nell’altro senso).

Ma cosa comporterebbe una configurazione del genere? Un’interazione tra aria umida da sud (o da ovest) e aria alquanto fredda proveniente dall’est europeo (frecce blu). Una situazione davvero ghiotta per chi aspetta la neve a bassa quota al centro-nord, un po’ meno per chi spera in un inverno più mite, viste le recenti calamità che hanno colpito il centro Italia. Ne riparleremo…

Autore : Paolo Bonino