00:00 18 Ottobre 2012

Modelli a confronto: fine mese con pioggia, freddo o nulla di fatto?

Si prepara una fase meteorologicamente elettrizzante per la fine di ottobre, probabilmente caratterizzata dall'instaurarsi di una situazione climatica da autunno inoltrato, sebbene la modellistica al momento non intraprende una strada univoca. Ecco le ipotesi e le relative varianti.

 C’è un gran parapiglia in fondo al mese di ottobre: all’orizzonte spuntano addirittura scenari climatici da inizio inverno, ma la probabilità concreta che si verifichino al momento non viene supportata da tutte le simulazioni. Questa mattina (giovedì 18) è il modello americano a lanciarsi verso scenari quasi dicembrini, con tanto di lobo depressionario del vortice polare pronto a puntare dalla Scandinavia verso l’Europa centro-orientale.

In questo scenario, tutt’altro che remoto poichè contemplato addirittura dalla corsa ufficiale del modello (figura in alto), porterebbe sull’Italia una fase di maltempo contrassegnata da precipitazioni su tutta l’Italia, anche nevose a quote relativamente basse al centro-nord, soprattutto sulle Alpi. Possibili sfuriate temporalesche previste al sud, ma in un contesto termicamente meno freddo e più marittimo.

Dello stesso avviso, pur con i lineamenti meno netti, il modello canadese che vedrebbe maggiormente coinvolto dalla situazione di cui sopra il nord e le regioni del medio Adriatico. Per i Canadesi infatti il blocco depressionario è previsto puntare più ad est, verso la regione balcanica.

Analizzando le risultanze del modello inglese invece (figura qui a fianco) notiamo il mancato aggancio del vortice scandinavo da parte di un centro di bassa pressione chiave sul vicino Atlantico, ipotesi contemplata anche da altri centri di calcolo minori. Se andasse in porto questa ipotesi ci troveremmo comunque dinnanzi ad un mutamento delle condizioni atmosferiche, ma il tutto si limiterebbe ad una fase di tempo instabile, a tratti perturbato, ma in stile essenzialmente autunnale.

Morale: il passaggio di consegne tra ottobre e novembre cosa ci porterà? Le ipotesi vagliate al momento pesano sulla bilancia un bel 50 e 50 alla Gerry Scotti pertanto, dando praticamente per certa la caduta dell’anticiclone, ci potremo attendere al 50% una nuova fase instabile, a tratti anche piovosa ma nel complesso non fredda e, sempre al 50%, anche una prima dose di freddo invernale per il nord e il centro.

Non ci rimane che tenere sotto stretta osservazione la varia modellistica per giungere quanto prima ad un responso probabilistico che ci dia maggiori certezze. Lo faremo con i nostri prossimi aggiornamenti. State con noi. 

Autore : Luca Angelini