00:00 19 Marzo 2012

Miraggi perturbati che svaniscono

Proprio come nel deserto, dove sembra acqua ma è solo un miraggio. Sono invece le mappe che sfornano in questi ultimi tempi i modelli fisico-matematici di tutto il mondo che prima danno e poi tolgono. Perchè, cosa sta succedendo?

 Che sia da una parte o che sia dall’altra, fatto sta che è sempre alta pressione. Un esempio lo vediamo riassunto in due mappe: la prima qui a fianco si riferisce ad una analisi, quella tracciata nella giornata di giovedì 15 marzo scorso, la seconda poco sotto è una previsione riferita a giovedì 22 marzo prossimo. Morale: alta pressione sempre puntata verso l’Italia, prima con asse occidentale, poi con asse orientale.

Non sarebbe certo un male dato il periodo se l’inverno avesse fatto davvero l’inverno, ovvero se avesse distribuito democraticamente lungo la nostra Penisola pioggia e neve. E invece la stagione uscente si è del tutto sbilanciata verso il nostro meridione, così che ora il resto dell’Italia non se la passa bene per via di una situazione siccitosa che si sta facendo sempre più preoccupante, specie al settentrione.

Quando si ha sete si cerca l’acqua. Anche la natura dunque cerca la pioggia ma dalle nuvole su quelle regioni assetate cade poco o nulla. I cieli tornano subito azzurri e il termine maltempo viene solo espresso enfaticamente nei telegiornali per descrivere il passaggio di poche nuvole o un semplice acquazzone.

Noi invece, che possiamo guardare oltre, rimaniamo realisticamente con i piedi per terra. Abbiamo in mano le carte meteorologiche le quali insistono a disegnare la sagoma crassa dell’alta pressione. Entro quella figura il tempo è secco e le temperature più elevate della norma. Fossimo in estate… ma all’inizio della primavera l’instabilità che produce la pioggia benefica in pianura e rimpingua i serbatoi nevosi in montagna dovrebbe essere la caratteristica dominante del nostro clima.

Qualcuno storcerà il naso: "Perchè chiamare la pioggia a primavera?" Sicuramente finchè i rubinetti erogheranno acqua a volontà il problema sembra non esistere ma noi anche in questo caso guardiamo oltre: cosa berremo quest’estate se ora non nevica in montagna?

Ecco allora che ci accorgiamo quanto regolarmente le nostre carte prima ci danno e poi ci tolgono. E’ il classico miraggio della sete. La regina assoluta rimane lei, l’alta pressione, prima da ovest poi da est. Nessuna perturbazione. Al massimo concederà un po’ di aria fredda in quota associata a brevi rovesci o isolati temporali. Beh, piuttosto che semplici miraggi, prendiamo quel che viene perchè, cari lettori, è ciò che in questo periodo passa il convento. 

Autore : Luca Angelini